Giovanni Caccamo ha vinto Sanremo giovani, arrivando primo fra le nuove proposte, in più si è aggiudicato il premio della Critica Mia Martini – sezione Giovani con il brano Ritornerò da te. Il cantautore siciliano ha ricevuto 45 voti. Hanno ricevuto 24 voti Amara, 15 i KuTso, 9 Serena Brancale, 6 Chanty, 14 Enrico Nigiotti, 3 Rakele, 2 Kaligola. Caccamo ha fatto en plein aggiudicandosi anche il PREMIO della Sala Stampa Radio-tv-web “Lucio Dalla” – Sezione Giovani, con 42 voti. Trentacinque le preferenze per Amara, 23 per i KuTso, 10 per Nigiotti, 9 per Rakele e per Brancale, 7 per Chanty, 2 per Kaligola.
I 16 che passano alla finale del festival di Sanremo di questa sera sono: Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi con Io sono una finestra, Bianca Atzei con Solo al mondo, Alex Britti con Un attimo importante, Gianluca Grignani con Sogni Infranti, Marco Masini con Che giorno è, Moreno con Oggi ti parlo così, Nina Zilli con Sola, Nek con Fatti avanti amore, Annalisa con Una finestra tra le stelle, Nesli con Buona fortuna amore, Chiara con Straordinario, Dear Jack con Il mondo esplode tranne noi, Malika Ayane con Adesso e qui, Lorenzo Fragola con Siamo uguali, Irene Grandi con Un vento senza nome, Il Volo con Grande Amore.
Biggio e Mandelli con il brano Vita d’inferno, Lara Fabian con Voce, Raf con Come una favola e Anna Tatangelo con Libera sono i quattro artisti esclusi dal Festival di Sanremo.
Conte ribadisce ‘non lascio Nazionale’ e canta – “Non lascio la nazionale, assolutamente”. Antonio Conte, ct della nazionale di calcio, ha smentito ancora una volta le voci su un suo presunto addio agli azzurri.
Conte è arrivato all’Ariston ospite dello spazio “Tutti cantano Sanremo”. Tra le canzoni della vita ha scelto “Uomini soli”, perché, ha detto, “gli allenatori sono uomini soli, perché quando le cose vanno male siamo i primi a pagare”. “E’ come presentare Sanremo: in Italia sono tutti allenatori”, ha replicato Conti. Il ct, che ha regalato una maglia azzurra al conduttore del Festival, ha anche cantato “Si può dare di più”.
Virginia Raffaele ha riportato la comicità all’Ariston. Non poteva perdere l’occasione di presentarsi come Ornella Vanoni, uno dei numeri più conosciuti del suo repertorio. La Vanoni della Raffaele è irrefrenabile, canta i suoi classici ma anche “L’ombelico del mondo”, strapazza i musicisti dell’orchestra, racconta quando faceva l’amore con Strehler e con Gino Paoli, (“con Gino andavamo sul deltaplano, siamo atterrati sull’ombrellone di Tony Renis ed è nata ‘Grande Grande Grande’), quando entrava nel camerino dei Camaleonti, (“mi spogliavo e non vedevo nessuno …”), “scusa – dice a Conti – prima Al Bano e gli Spandau Ballet ora la Vanoni: ma cos’è Cocoon?”. “Non cominciate a rompere con la storia dei soldi in Svizzera, che Mina vive a Lugano da 40 anni e non le dice niente nessuno”. Poi si scatena dirigendo l’orchestra a colpi di “Guerre Stellari” e lancia pure via la bacchetta del direttore.
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