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Carlo Conti: la musica è la star di Sanremo

Il conduttore ha presenziato alla prima conferenza stampa del Festival che comincia domani, 10 febbraio 2015: 'Pippo Baudo mi ha detto che è qui con me'.

Carlo Conti: la musica è la star di Sanremo
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9 Febbraio 2015 - 15.00


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«Il clima è dei migliori, il sole e la mia abbronzatura potrà riprendersi un pò dopo la pioggia degli ultimi giorni». Carlo Conti ha aperto scherzando la conferenza stampa di presentazione della 65esima edizione del Festival di Sanremo, che parte domani 10 febbraio 2015. «Dopo Firenze e Roma, Sanremo è la mia terza casa – ha detto il conduttore -, ho fatto tante prime serate qui. La vera forza del festival è il suo potere di riunire le famiglie italiane. Tutta la famiglia si mette davanti alla tv per guardare e commentare».

Conti ha spiegato che il suo Sanremo sarà un Festival dove la protagonista assoluta sarà la musica: «Ho cercato di mettere musica al centro: 20 cantanti in gara, alcuni dei quali avrebbero tutti i titoli per venire come superospiti, con 20 canzoni belle e i giovani non più relegati a orari impossibili». Accanto a lui c’erano i suoi «tre fiori: Emma, Arisa, Rocio. Emma e Arisa sono un altro segno dell’importanza data alla musica: sono le ultime due donne che hanno vinto all’Ariston». Di Rocio, «vista per caso nello spot di A un passo dal cielo», il presentatore è convinto che «oltre alla bellezza abbia molto di più».

Nella prima conferenza stampa Carlo Conti ha anche detto di aver sentito Pippo Baudo: «Ci siamo sentiti, e Pippo mi ha detto la cosa più bella: ‘È come se fossi lì con te’». Poi Conti ha voluto omaggiare tutti i presentatori che lo hanno preceduto: «Se siamo qui oggi a fare il festival, a parlare del festival è grazie a personaggi come Baudo e Ravera che lo hanno reso un evento».

Leone: spero in ascolti con share del 38%. Il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, ha fissato l’asticella minima degli ascolti del Festival di Sanremo: per non fallire la manifestazione dovrebbe realizzare uno share medio del 38%. La media ascolti della rete ammiraglia è del 19%, ha ricordato il direttore, e quindi “sarei felice di doppiare la media di rete, quindi raggiungere il risultato di Fazio lo scorso anno”, che era intorno al 40% e che “dal nostro punto di vista non era affatto da buttare via”. Leone ha sottolineato nel suo intervento che lo share nel tempo è cambiato, soprattutto nelle ultime tre stagioni televisive, “c’è un più 10% di pubblico che però ha scelto a scapito della tv generalista, compresa Rai1. Il bacino potenziale per il Festival è decisamente cambiato”. E ad ogni modo – ha concluso Leone – “credo che l’ascolto debba essere analizzato alla fine delle 5 serate, ogni festival è una storia a sé”. Carlo Conti, interpellato sulla prova più difficile, quella degli ascolti televisivi, si è limitato a commentare un misero: “Per ora non ci penso”.

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