«Solo il dialogo può porre fine a questo conflitto» questo è stato il pensiero che ha voluto esprimere la cantante israeliana Noa, da Palermo, dove si presenterà in concerto il suo nuovo album «Love Medicine», in una serata di solidarietà organizzata dal Rotary. Con una lettera aperta ha esortato i moderati a isolare gli estremisti, di entrambe le fazioni per rendere possibili il dialogo tra israeliani e palestinesi
«Solo il dialogo può porre fine a questo conflitto: noi, israeliani e palestinesi, dobbiamo cooperare, superando le nostre paure e i nostri sospetti» ha sottolineato la cantante, che si esibirà a Palermo dopo che nei giorni scorsi il suo agente, [url”Pompeo Benincasa, ha accusato Israele di boicottare l’artista”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=60769&typeb=0&Noa-vittima-di-ostracismo-da-parte-di-Israele[/url], dopo la cancellazione da parte dell’associazione Adei-Wizo-Donne Ebree d’Italia, del concerto previsto per il prossimo 27 ottobre al Teatro Manzoni di Milano.
Noa non ha accennato alla polemica con il suo Paese, ma ha invece voluto dire la sua sulla difficile situazione umanitaria e di emergenza che sta vivendo la Sicilia – che la cantante ha definito la «sua isola» –, dove ogni giorno approdano barconi di immigrati: «Il dramma dei migranti è una emergenza continua, che si verifica in molte parti del mondo. Penso che i siciliani si stiano comportando in modo molto nobile e compassionevole. Sono orgogliosa del fatto che i siciliani riescano a comportarsi come esseri umani in un contesto così difficile come quello degli sbarchi. Credo sia un esempio da seguire anche in altri luoghi di sofferenza come nel mio Paese e in Palestina».
Proprio su quest’ultimo messaggio d’amore Noa ha basato il nuovo album: «In questo mondo abbiamo bisogno di una medicina d’amore. E io credo di dare il mio piccolo contributo con ‘Love Medicinè che è il mio migliore album».
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