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Vola Lazio vola. Le Pagelliadi

Le consuete Pagelliadi di Troncarelli: nell'anticipo della settima giornata due gol di Immobile ed una rete di Keita piegano i friulani per un perentorio 0 – 3.

Vola Lazio vola. Le Pagelliadi
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2 Ottobre 2016 - 10.12


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di Francesco Troncarelli Udinese-Lazio 0-3

8 e mezzo a c pienz tu Cirù? (cit. Gomorra)
Una grande Lazio ha steso con merito l’Udinese al Dacia Arena. Uno, due, tre reti, tutte di pregevole fattura sono la testimonianza di un dominio assoluto tecnico tattico dei biancocelesti dall’inizio alla fine del match. Finalmente è stato un piacere vedere giocare (e vincere) la squadra di Inzaghino, spesso criticata a ragione per mancanza di idee e gioco. Copertina d’obbligo al bomber della Nazionale. E’ lui il vero Immobildream, perché non vende sogni ma solide realtà: i gol!

8 a Sylva Strakoshina
E’ nata una stella. Chi l’avrebbe mai detto che sto ragazzino col ciuffo ribelle jel’ammollasse così? Nessuno. Perché nessuno lo aveva visto giocare (solo gli assatanati che seguono anche la Primavera). E invece eccotelo tiè, anche sto giro si è superato. Due-interventi-due su Perica che manco Renzi sul costituzionalista col cognome da codice fiscale a favore del NO c’è riuscito. Grandissimo.

7+ a Nembo Keita
E due. Seconda marcatura consecutiva. Se continuasse così sarebbe il nuovo Rocco Siffredi: ogni botta ‘na tacca. Provaci ancora Balde giovine.

7+ all’Olandese volante
Il vero Ministro della Difesa è lui. Altro che Pinotti chi? Se l’avessero nominato subito, i marò da mo’ che sarebbero a casa. E anche Malgioglio. Non gli avrebbe dato il passaporto per Cuba.

7 a veni, vidi, Lulic al 71°
La continuità. L’Eroe del 26 maggio è come l’Arma. Nei secoli fedele. Tanto che lo vorrebbero tutti per la gioia di averlo con loro. Dice, ma al compleanno del Pallone boro non c’era. E te credo, ma il regalo gli ha fatto a suo tempo, tranquilli.

7 a monsignor Milingo
Ha spizzato di testa l’assist a Ciruzzo come Esorciccio, ha macinato chilometri come sa-sa-sa de prosciutto sto microfono Savic e ha fatto a spallate in mezzo al campo come Sergej. Insomma è andata bene nelle triplici vesti come a Aldo, Giovanni e Giacomo quando ancora facevano ridere.

6 e mezzo a dillo a Parolo tuo
Che cosa sei, che cosa sei che cosa sei, cosa seiii, non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai, cambi maiii, Parolo, Parolo, Parolo, Parolo, Parolo, Parolo, soltanto Parolo, Parolo per noi…(Mina-Alberto Lupo “Teatro 10” sigla finale).

6 e mezzo a chiedimi se sono Felipe
Il “Turista per caso” si ribella. A Udine che c’hanno del resto? Grappa e basta. Perciò niente selfie e cartoline, ma solo dribblate e scatti in avanti. Qualcuno l’azzecca qualcuno no, come Di Pietro coi congiuntivi. Ma l’importante è partecipare, come sostiene il miracolato Maurizio Lupi al governo. E il caballero stanco partecipa. Come Giovanni Caccamo a Viva Mogol anche se non ha mai cantato una canzone scritta da lui. Ce la farà a continuare co’ ste partecipazioni straordinarie? Ai poster l’ardua risposta.

6+ all’incredibile Hudt
Toh, chi si rivede, l’uomo che si è fatto dittongo. E’ ricicciato come Pippo Baudo. Se poi farà carriera come il grande vecchio della tv, saremo a cavallo. Se invece si ferma, molto più modestamente a somaro.

6 a Patric del Grande Fratello
Se anche uno come lui che non ha mai lasciato il segno né più né meno di Marzullo è riuscito a fornire una prestazione dignitosa e senza sbavature, vuol dire che o che il vento è girato o che qualche santo ci protegge. La seconda che ho detto: San Dokan.

6 ad Angelo Lombardi
Oh, manco è entrato ha preso un palo. Altro che amico degli animali, è proprio un rapace dell’area. Un’Aquila!

6- a Lukakau meravigliau
Poche certezze, tante incertezze. Avete presente Valeria Marini al Grande Fratello Vip?

5 a Long Djordjevic
Come i peperoni: si è riproposto. E so’ stati dolori de panza.

Appunti di gioco di Roberto Taglieri

Sabato, 1 ottobre 2016
La Lazio espugna Udine. Nell’anticipo della settima giornata due gol di Immobile ed una rete di Keita piegano i friulani per un perentorio 0 – 3. I biancocelesti alla “Dacia Arena” incontrano gli uomini di Iachini che oggi perdono Ewandro ed hanno Badu mezzo acciaccato. Davanti Perica è preferito a Penaranda, Thereau invece è spedito in panca. Inzaghi invece cambia ancora: di nuovo senza Biglia e anche privo di Bastos e Radu, oggi il modulo laziale diventa un 442, con Patric e Lukaku sulle fasce, De Vrij ed Hoedt in mezzo. Completano la squadra Anderson, Parolo, Milinkovic Lulic a centrocampo ed Immobile con Keita davanti. La Lazio inizia in modo molto aggressivo ma poco dopo rinuncia ed attende l’Udinese, che prende vigore ed al 17’ con Kone ha una buona occasione ma spedisce a lato da posizione defilata. Al 27’ un rasoterra di Keita sfiora il palo e sugli sviluppi la Lazio passa in vantaggio. Da palla inattiva Immobile riceve una sponda da Milinkovic e di testa supera Karnezis con un colpo preciso sul palo distante. I padroni di casa non riescono più a mantenere equilibrio La Lazio si fa trovare impreparata al 39’ quando De Paul in veloce ripartenza prova a sorprendere Strakosha, ma il suo forte tiro termina fuori non di molto. Lulic in apertura della ripresa prova il tiraccio che si perde sul fondo, la Lazio si mantiene stabilmente dalle parti bianconere, Keita sembra incontenibile ed al 53’ su assist di Anderson in profondità il senegalese trafigge ancora il portiere e la squadra di Inzaghi raddoppia meritatamente. Poco dopo Immobile fa addirittura tris, ricevendo da Parolo e superando ancora Karnezis con un piatto destro misurato. Strakosha al 66’ salva su Perica con una parata d’istinto efficacissima, poi si ripete ancora sempre su Perica al 74’ e ribadisce la sua concretezza in porta. Entra Lombardi che appena in campo colpisce il palo, poi la gara non ha più nulla da segnalare, se non l’ingresso in campo di Leitner prima del fischio finale di Russo. Ottima Lazio, che oggi ha disputato una partita perfetta in tutti i reparti. Solida in difesa, anche con il buon inserimento di Patric e Lukaku e soprattutto eccellente in zona offensiva, con il settore avanzato che oggi ha collaborato senza egoismi. Facile pensare che il modulo con i 4 dietro abbia migliorato l’assetto tattico, ma oggi Inzaghi non si può proprio criticare. Ed ora i biancazzurri dopo 7 partite salgono a quota 13 punti, agganciano il Chievo al terzo posto e si godono due settimane di tranquillità prima della sfida contro il Bologna all’Olimpico

Udinese Lazio 0 – 3 28’ 61’ Immobile 54’ Keita

Udinese: Karnezis, Heurtaux, Danilo, Felipe, Adnan, Badu (77’ Jankto), Kums, Kone. De Paul (63’ Penaranda), Perica, Zapata. All. Iachini

Lazio: Strakosha, Patric, De Vrij, Hoedt, Lukaku, Anderson, Parolo, Milinkovic, Lulic (84’ Leitner), Keita (70’ Djordjevic), Immobile (75’ Lombardi). All Inzaghi

Arbitro Russo

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