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"Coronavirus: tutele, reddito di cittadinanza e misure urgenti per salvare cultura e spettacolo"

Assessori di grandi città e Regioni al governo: si rischia il collasso, proteggere chi lavora. Aderiscono oltre 150 artisti, scrittori e intellettuali

"Coronavirus: tutele, reddito di cittadinanza e misure urgenti per salvare cultura e spettacolo"
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14 Marzo 2020 - 16.43


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Per il mondo della cultura, per chi fa spettacolo, per i tantissimi che vivono da precari, freelance, a partita Iva, o su quanto incassano dai biglietti, le conseguenze delle chiusure per Coronavirus sono devastanti. Il silenziatore a ogni attività – indispensabile e inevitabile di fronte a una pandemia – può mandare sul lastrico migliaia di persone, cooperative, piccole imprese, lavoratori a termine che vivono ogni anno precariamente. Spesso sul filo della sopravvivenza nel senso vero della parola.

Di questo dramma potenziale si sono fatti portavoce prima un gruppo di assessori con un appello a Governo e Regioni partito da Roma e firmato nel primo giorno del 13 marzo da Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Palermo, Bari, Venezia. Il documento ha raccolto immediatamente l’adesione di 150 artisti e scrittori con un numero destinato a salire. Gli esponenti politici cittadini chiedono tra altre cose di allargare gli strumenti di tutela dell’occupazione a tutte le categorie di lavoratori, di ampliare la platea del reddito di cittadinanza al settore culturale e a persone che abbiano o meno la partita Iva.

A ruota anche gli assessori regionali alla cultura hanno preso metaforicamente carta e penna e, come frutto della Conferenza Stato-Regioni in corso per il Covid19, invocano al governo misure di salvataggio eccezionali per la cultura e lo spettacolo.

Il sostegno di artisti e scrittori: dalla Abbagnato a Sorrentino
All’appello degli assessori hanno risposto subito 150 big della cultura e dello spettacolo. Tra i vari che hanno che hanno aderito: Eleonora Abbagnato, Stefano Accorsi, Manuel Agnelli, Luca Argentero, Marco Bellocchio, Luca Bizzarri, Massimo Bray, Ascanio Celestini, Giancarlo De Cataldo, Isabella Ferrari, Nicola Lagioia, Gigi Proietti, Paolo Sorrentino.

Gli assessori delle città: “Interventi urgenti o la cultura non si riprenderà”
“Il mondo della cultura senza interventi rapidi di sostegno non sarà in grado di riprendersi dalla crisi, con conseguenze gravissime che ricadono sul paese intero”, scrivono al Governo e ai presidenti delle Regioni gli assessori cittadini. “L’intero mondo della cultura poggia anche sulle loro spalle e senza interventi rapidi di sostegno non sarà in grado di riprendersi dalla crisi, con conseguenze gravissime che ricadono sul paese intero”.

Le richieste sono le seguenti:
dichiarare lo stato di crisi per l’intero settore culturale pubblico e privato
estendere tutti gli strumenti disponibili di tutela dell’occupazione previsti nello stato di crisi a tutte le categorie di lavoratori, a prescindere dalle tipologie di contratto di lavoro
estendere, anche temporaneamente per i prossimi mesi, l’accesso al reddito di cittadinanza ad operatori – con o senza partita IVA – del settore culturale
introdurre strumenti di tutela nei confronti dei lavoratori di un settore dove il precariato è strutturale
intervenire sul sistema bancario per la sospensione temporanea dei pagamenti del credito a breve e medio termine ed estensione dei termini di scadenza per una durata pari a quella della sospensione
ampliare la platea di beneficiari del FUS e considerare il periodo di interruzione dell’attività dovuta alle disposizioni dello Stato con criteri che non generino una riduzione dei contributi assegnati, nonché destinare risorse straordinarie per compensare la caduta delle entrate proprie di enti, istituzioni e organizzazioni
emanare norme specifiche per autorizzare gli enti locali ad operare in deroga a norme generali e specifiche concernenti l’erogazione di contributi alle attività culturali e la riscossione di oneri e imposte locali.

La cultura ha da sempre una grande capacità di generare fiducia, senso di comunità, speranza, di immaginare scenari inediti pur nella più difficile delle situazioni storiche. È urgente che la Repubblica Italiana faccia la sua parte per sostenere questo mondo”.

Primi firmatari
Luca Bergamo, Vicesindaco con delega alla Crescita Culturale – Roma
Adham Darawsha, Assessore alle Culture e alla Partecipazione Democratica – Palermo
Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura – Milano
Eleonora De Majo, Assessora alla Cultura e al Turismo – Napoli
Barbara Grosso, Assessora alle Politiche Culturali, dell’Istruzione, per i Giovani – Genova
Francesca Leon, Assessora alla Cultura – Torino
Matteo Lepore, Assessore alla Cultura e al Turismo – Bologna
Paola Mar, Assessore al Turismo, Toponomastica, Decentramento e Municipalità – Venezia
Ines Pierucci, Assessora alle Politiche Culturali e Turistiche – Bari
Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura – Firenze

Gli assessori regionali: “Subito un piano di sostegno delle imprese culturali”
“Inserire i soggetti che lavorano nel settore della Cultura all’interno dei provvedimenti emergenziali assunti dal Governo, prevedere interventi di indennizzo, contributi e predisporre un Piano straordinario di sostegno all’impresa culturale e creativa”, riferisce l’ufficio stampa della Regione Toscana riguardo alla richieste per l’emergenza Covid-19. In sostanza le amministrazioni chiedono di essere messe in grado, con urgenza, “di svolgere azioni di compensazione e di sostegno specifiche per il settore della cultura”. “Ci auguriamo – ha detto la vicepresidente e assessore alla cultura della Toscana Monica Barni – che le nostre proposte vengano accolte e ringrazio la coordinatrice della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni, Tiziana Gibelli”.

Tra le numerose misure richieste, quella di inserire le persone e i collettivi che lavorano nel settore “nei provvedimenti emergenziali assunti dal Governo, prestando particolare attenzione a ricomprendere imprese, anche cooperative, soggetti no-profit e professionisti” e di “predisporre, in una fase immediatamente successiva all’emergenza, un Piano straordinario di sostegno all’impresa culturale e creativa, dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo”.
Gli assessori chiedono misure fiscali e, tra l’altro, di sospendere gli affitti e bloccare gli sfratti “dei luoghi dello spettacolo, della cultura”.

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