Mannoia contro la destra: "Paragonare la cannabis light alla cocaina è una bestialità" | Giornale dello Spettacolo
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Mannoia contro la destra: "Paragonare la cannabis light alla cocaina è una bestialità"

Stiamo parlando della canapa industriale, quella impiegata per la produzione di un’infinità di articoli, tra cui carta, plastica biodegradabile, cosmetici, vernici, bioedilizia, ma soprattutto tessuti.

Mannoia contro la destra: "Paragonare la cannabis light alla cocaina è una bestialità"
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17 Dicembre 2019 - 18.41


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La cantante Fiorella Mannoia contro le sparate ignoranti della Destra italica.  Va anche spiegato a cosa serve la Cannabis Sativa e per farlo citiamo  Aldo Premoli che sull’Huffingtonpost ha spiegato tutto. Si tratta di una erbacea robusta è dotata di una straordinaria rapidità di crescita anche con poca acqua a disposizione.
Questa erbacea – che solo generalizzazioni dettate da ignoranza possono assimilare alla cannabis stupefacente – viene utilizzata da almeno 10mila anni. Stiamo parlando della canapa industriale, quella impiegata per la produzione di un’infinità di articoli, tra cui carta, plastica biodegradabile, cosmetici, vernici, bioedilizia, ma soprattutto tessuti.
Con la legalizzazione delle sue colture – ora anche negli USA con la ratifica del Farm Bill 2018 – la Sativa è destinata a travolgere o per lo meno contenere l’attuale dominio del cotone la fibra più utilizzata per ogni tipo di abbigliamento. Dieci milioni di acri sono attualmente coltivati a cotone, per un totale del 25,37% dei terreni agricoli fanno degli Stati Uniti il terzo produttore al mondo, dopo India e Cina.  Il 73% di questa fibra raccolto viene utilizzato per l’abbigliamento, che a sua volta rappresenta il 90% dell’utilizzo del settore da parte dell’industria tessile: il profitto generato equivale a 385,7 miliardi di dollari. 
A scapito però dell’ambiente. Perché il cotone viene coltivato in monocolture intensive e insterilisce il suolo: la sua coltivazione ha sostituito la vegetazione autoctona sul 2,4 per cento delle terre coltivate del mondo. Per farlo crescere si utilizzano il 16 per cento di tutti gli insetticidi prodotti al mondo: sono loro gli stragisti colpevoli di aver fatto precipitare le popolazioni di impollinatori e la biodiversità nel suolo.

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