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Elio disprezza il comico fallito Grillo: "le tue battute sull'autismo mi hanno fatto davvero incazzare"

In una lettera pubblicata sul Fatto, Elio - padre di un bambino autistico - ha manifestato tutto il suo disprezzo per Beppe Grillo e le sue battute sull'autismo

Elio disprezza il comico fallito Grillo: "le tue battute sull'autismo mi hanno fatto davvero incazzare"
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27 Ottobre 2018 - 12.41


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Stefano Belisari, che tutti conosciamo come Elio delle Storie Tese, ha un figlio autistico. Lo ha raccontato più volte, ha sempre testimoniato le grandi difficoltà dei genitori di affrontare questa terribile malattia che richiede impegno costante e quindi non ha certo gradito le parole di Grillo al raduno dei cinque stelle, quegli insulti che hanno fatto e continuano a far discutere. 

“Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo”. Queste le parole di grillo, pronunciate di fronte a una platea che si piegava in due dalle risate. Ma Elio non ci ha trovato nulla da ridere. In una lettera scritta sul Fatto Quotidiano e indirizzata proprio a Grillo, scrive: “Le sue parole mi hanno fatto proprio incazzare. Lo so che quando ci si accalora per questioni importanti magari si dicono cose un po’ forti. Basta chiedere scusa e se l’interlocutore è intelligente tutto va a posto. Noi genitori dell’autismo siamo molto intelligenti. Le scuse però non le ho viste. Ho letto invece una dotta e accorata difesa del sig. Fini Massimo, il quale dice che allora si dovrebbero incazzare anche ciechi esordi. C’è una differenza sostanziale: se uno ha problemi di udito va dall’otorino, se ha problemi di vista va dall’oculista. Quelli dell’autismo non sanno dove cazzo andare. Se ti nasce un figlio autistico, parte una specie di orrida caccia al tesoro in cui pochissimi fortunati riescono a trovare persone competenti che A PAGAMENTO iniziano una terapia abilitativa del bambino; gli altri, cioè quasi tutti, continuano a non sapere dove sbattere la testa. E l’incubo, sig. Grillo, L’INCUBO è solo all’inizio; perché quando il bambino cresce e diventa uomo non lo tiene più nessuno, men che meno i genitori ormai anziani. E l’incidenza dei nati autistici sta aumentando a ritmi vertiginosi, ormai siamo a 1 su 50. Significa che se i suoi figli avranno dei figli c’è il 2% di probabilità che saranno autistici, sig. Grillo”. 

 

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