Nuovo capitolo nell’infinita saga del Sexgate di Asia Argento, ancher se stavolta l’attrice italiana non è coinvolta: a finire nel mirino è Jimmy Bennett, l’ex attore bambino che circa un mese fa ha accusato la Argento di essere andata a letto con lui quando era ancora minorenne, il tutto corredato da foto che ritraevano i due insieme.
Ora Bennett è stato a sua volta accusato da una ex fidanzata, che nel 2015 si era rivolta alla polizia per ottenere una richiesta di protezione dal giovane, un tipo “potenzialmente violento” che l’avrebbe assoggettata a stalking e minacce. Un mese dopo l’ordine non fu confermato perche’ la giovane non si presento’ in tribunale a confermare le accuse.
Nel documento legale, la ragazza, che fa l’attrice, afferma di essere stata vittima di atti a sfondo sessuale e il Daily Beast, trattandosi di una persona all’epoca minorenne, ha deciso di non pubblicarne il nome. Ad identificare la giovane come Rachel Fox (la Kayla Huntington Scavo della serie tv Desperate Housewives) e’ stato invece il Fatto Quotidiano che qualche giorno fa era entrato in possesso della bozza di rapporto di una agenzia investigativa nei confronti di Bennett. Nel documento di 14 pagine ottenuto dal Daily Beast e presentato dalla ragazza alla Superior Court of California di Santa Monica il 17 luglio 2015, si parla anche di una precedente denuncia alla polizia di Los Angeles nei confronti di Bennett per sesso illegale con minore, stalking e pornografia infantile. La giovane si dice preoccupata che Bennett avrebbe potuto far del male a lei, alla madre e a un altro ragazzo con cui lei si era di nuovo messa insieme. “Quando avevo 17 anni e Jimmy 18 mi convinse a fare sesso con lui. Io non l’avevo mai fatto”, scrive la giovane: “Ha poi continuato a introdursi nella mia vita e a manipolarmi per farmi fare cose come ‘sexting’, minacciandomi poi di mettere le foto in giro”. Nella richiesta di protezione, la ragazza dice anche che Jimmy e’ “un tipo potenzialmente violento” con una storia di tossicodipendenze e che lei e la madre “avevano paura per la loro incolumità'”.