“Non starà al meglio, certo. Ma il cinema italiano lo ha abbandonato invece mio padre c’è”. Le parole, che fanno trasparire più delusione che rabbia, sono di Elisabetta Villaggio, figlia di Paolo. E’ stata lei a postare su Facebook una foto che la ritrae insieme al padre. Paolo Villaggio ha 84 anni e il suo ultimo film è stato “Tutto tutto niente niente” nel 2012. Nel 2015 ha partecipato a “Quelli che il calcio” come inviato.
Leone d’Oro alla carriera alla mostra del cinema di Venezia del 1992, Pardo d’onore alla carriera al Festival del cinema di Locarno del 2000 e David di Donatello alla carriera nel 2009. Questo giusto per sottolineare come Paolo Villaggio sia stato uno degli artisti più influenti del cinema italiano. Creatore di maschere indimenticabili come Giandomenico Fracchia e il ragionier Ugo Fantozzi, con modi di dire che sono entrati nel linguaggio comune. Perché oltre che attore Villaggio è stato anche scrittore e sceneggiatore.
Maschera comica, grottesca e drammatica a un tempo, capace di far ridere fino alle lacrime ma anche di commuovere nei lavori fatti con Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmuller ed Ermanno Olmi. Negli ultimi anni si è dedicato principalmente al teatro, con la consueta vena cinica e dissacrante. Il suo ultimo spettacolo, del 2016 è “Mi piacerebbe tanto andare al mio funerale”. La salute negli ultimi anni gli ha tirato qualche scherzo, e non a caso la figlia dice che “non sta al meglio”, ma l’intelligenza e la bravura sono quelli di sempre. Il post ha subito fatto il giro del social, a dimostrazione che la gente non lo ha dimenticato. E speriamo nemmeno il cinema.