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Un fiore per don Puglisi ammazzato dalla mafia

Palermo ricorda il suo parroco. Padre Pino Puglisi è stato ucciso 23 anni fa, nel giorno del suo compleanno, da un killer di mafia.

Un fiore per don Puglisi ammazzato dalla mafia
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15 Settembre 2016 - 12.26


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Padre Pino Puglisi è stato assassinato da un mafioso 23 anni fa, nel giorno del suo compleanno. Per decenni il prete martire, beatificato il 25 maggio 2013, si è fatto compagno di anime fragili e in crescita, tirando fuori fiducia e bellezza. Poi è arrivato a Brancaccio e anche lì, dove molti vedevano solo assenza di speranza e di possibilita’ di una redenzione, da parroco ha costruito una comunità e messo in moto energie, scontrandosi inevitabilmente con quei mafiosi che della bellezza e della libertà sono nemici. Questa bellezza e questa gioia oggi vengono celebrate dalla Chiesa guidata da Corrado Lorefice, che con il sacerdote ha collaborato, e dalla città. Ieri sera una fiaccolata ha illuminato la notte di Palermo. Stamane ‘un fiore per don Puglisi’, con l’omaggio silenzioso di numerosi palermitani in cattedrale, dove sono custodite le spoglie di padre Pino Puglisi, dentro una grande spiga di grano realizzata in marmo, segno di una vita che donata per intero continua a dare frutto. Poi la celebrazione eucaristica alle 18 in cattedrale e dalle 20.30 “Festa con 3P”, con don Corrado e don Ciotti, pensata come “un messaggio alla citta’” per ricordare il suo sacrificio e il suo impegno, soprattutto ai più giovani che ancora non lo conoscono.

Un’iniziativa alla quale hanno aderito decine di artisti. Saranno presenti anche dieci ragazzi del carcere minorile di Trapani che hanno chiesto un permesso per essere presenti. Il vescovo ha voluto con forza questa iniziativa e ha chiamato a raccolta tutti coloro che hanno operato sotto il segno di padre Puglisi. L’idea è di ridare al suo messaggio un’attualità che non hai mai perso e che ora deve passare ai giovani. “Noi non ricordiamo l’uccisione di Puglisi, noi ricordiamo il suo messaggio che era gioia”, spiegano gli organizzatori, “Lorefice è stato chiaro: parliamo con tutti”. Spiega padre Francesco Michele Stabile: “Non piangiamo un uomo morto, ma viviamo nella gioia di un uomo risorto. Puglisi non stette mai zitto, anche davanti alle autorita’ stette sempre in piedi, mise alla gogna la mafia, fu una spina nel fianco di Cosa nostra, togliendole l’aureola che si era costruita e fece rialzare la testa a tanti giovani. Vogliamo sottolineare che Puglisi era un grande educatore e questo aspetto non è mai stato messo abbastanza in evidenza in questi anni”. La curia sta pensando alla realizzazione di un centro-laboratorio dedicato a Puglisi, un luogo dove sia possibile raccogliere i documenti legati alla sua vita”, ma anche fare studi e riflessioni,progettare interventi. La richiesta, ha spiegato, è partita dal basso, ma Lorefice l’ha subito sposata. Tra gli artisti presenti sttasera Moni Ovadia, Roberto Lipari, Salvo Piparo, Sei Ottavi, Lucina Lanzara, Lassatil Abballari, Coro Polifonico del Balzo, Stefania Blandeburgo, Compagnia del Ciclope, Pirati dello Spirito, Sergio Munafo’, Compagnia Movimento e Danza, Cris Peace, Volontari Clown Vip.

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