“Io adoro la nudità!”. Andrea Camilleri, in Campidoglio, a Roma, per ricevere la cittadinanza onoraria di Agrigento, è sollecitato dai tanti giornalisti che lo circondano a dire qualcosa sulle nudità nascoste, in Campidoglio, durante la visita del presidente iraniano.
“Mi piace la nudità, soprattutto della donna…Le toccherei le nudità…Ma siccome non ci vedo bene, non vorrei sbagliare toccando non le statue…”. Intelligenza, sagacia e ironia acompagnano un grande siciliano in questa mattinata di sole che – come dice lo scrittore – “legalizza una convivenza di fatto” con la città di Agrigento, lui empedoclino, cittadino della vicinissima città portuale. Camilleri ripercorre la sua via di studente al Liceo Classico Empedocle di Agrigento, determinante per la sua formazione.
“Agrigento – dice – è una città che ha solcato la storia, cambiando nome ad ogni momento della storia…Una nave che attraversa la storia…”. Pirandello e Gogol sono i miei nonni ideali, dice Camilleri, che ha parole di affetto e ammirazione per le due Elivira della sua vita, la nonna ed Elvira Sellerio, l’intelligente editrice che ci ha offerto gran parte del lavoro dello scrittore. “Elvira Sellerio mi raccontava “Alice nel paese delle meraviglie”, lei parlava con gli oggetti che la circondavano. Una volta la colsi a parlare con una saliera. Le diceva:”Saliera, tu hai conosciuto e visto morire mio padre, mio nonno, e mio “catanonno”. Ora aspetti me, ma io non ti darò questa soddisfazione…E scaravento la saliera contro il muro….Sarei stato amico di Elvira anche senza essere scrittore, con mia moglie è stata la persona più sensibile alla mia scrittura”.
Alla manifestazione, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, il ministro Franceschini, e il commissario straordinario al Comune di Roma, Tronca.