Una «becera e volgare sessualizzazione della mia persona». Con queste parole, la criminologa Roberta Bruzzone, ha etichettato l’imitazione di Virginia Raffaele, andata in scena sabato 9 maggio 2015 durante la trasmissione «Amici» su Canale 5. «Io non ho nessun problema contro la satira» ha precisato Bruzzone, «l’elemento intollerabile è giocare sull’aspetto sessuale in maniera sguaiata, becera volgare, gratuita»: anche perché questo è un aspetto che come professionista, ha tenuto a precisare, ha sempre evitato.
«L’elemento che mi porta in tv ormai da oltre dieci anni – ha sottolineato la criminologa – non è la mia avvenenza fisica ma il tipo di contenuti che tratto e l’esperienza dovuta al lavoro che svolgo».
«Non siamo più nella satira, questa è diffamazione bella e buona» ha aggiunto, confermando, come aveva già fatto con un tweet, di aver già dato mandato ai suoi avvocati di querelare la Raffaele.
Roberta Bruzzone non ha risparmiato critiche nemmeno alla De Filippi: «Non ho mai visto Amici, ci sono capitata facendo zapping. Non ho bisogno della pubblicità della signora Raffaele né di un programma del genere».