Il 2018 per la Rai inizia con un passo a due: la sera del primo gennaio la rete ammiraglia dedica due ore a uno dei maggiori interpreti italiani, Roberto Bolle, con lo spettacolo ‘Danza con me’.
“Questa trasmissione è una delle esperienze più belle ed esaltanti della mia vita – ha detto Bolle – Voglio ringraziare la Rai per questa grande opportunità, creare una trasmissione sulla danza in prima serata su Rai1 il primo giorno dell’anno, è una cosa che a livello mondiale non ho mai visto, una rete ammiraglia che dedica un’intera prima serata alla danza”. Di ‘Danza con me’, prodotto dalla Ballandi Multimedia, l’etoile, 42 anni, è anche direttore artistico. La scelta del cast e degli ospiti è stata lunga e impegnativa. Roberto Bolle avrà accanto ballerine come Polina Semionova, Melissa Hamilton, Nicoletta Manni e le allieve dell’Accademia di danza del Teatro alla Scala. Ma anche artisti, attori, cantanti, come Virginia Raffaele, Miriam Leone, Tiziano Ferro, Fabri Fibra, il re del jookin, una delle più spettacolari discipline della street dance, l’americano Lil Buck, per la prima volta in Italia. Geppi Cucciari ‘indagherà’ sui lati più nascosti delle star della danza, Pif insegnerà a Bolle un nuovo passo. Il momento più intenso, come ha ammesso lo stesso Bolle, sarà con Ahmad Joudah, il giovane ballerino siriano, perseguitato dall’Isis e contrastato dalla famiglia. Il suo grande sogno era ballare con Bolle e Roberto ha voluto accontentarlo. “La sua è una storia che va oltre la danza – ha detto l’etoile- perché fa riflettere sulle condizioni di migranti e su un esempio così positivo come quello che lui rappresenta”. Durante la loro esibizione canterà Sting. “Era molto impegnato – ha raccontato Bolle – ma quando ha saputo per cosa lo cercavamo ha fatto in modo di esserci”. A tenere le fila del programma Marco D’Amore, noto soprattutto per ruolo del cattivo Ciro Di Marzio in ‘Gomorra’. “Lo so che sembra una scelta totalmente inaspettata – ha detto Roberto – sembriamo così lontani e diversi, l’incontro sarà un po’ particolare, lui ha un’immagine molto lontana dal nostro mondo, ma è stata una grande scoperta”. “Penso che questo programma possa aiutare ad avvicinare i giovani alla danza e non solo, vorrei svecchiare l’immagine del balletto – ha detto l’etoile – Credo che questo programma dimostri che la danza è qualcosa di bello, ironico, divertente”. Grande soddisfazione in casa Rai. “Quando si unisce l’alto al pop nasce sempre qualcosa di nuovo – ha detto Angelo Teodoli – Il servizio pubblico deve fare queste cose. L’apporto di Rai come produzione è stato importantissimo, puntiamo ad avere un gran riscontro e pensiamo che sia un’esperienza da rifare”. “Roberto è un artista che ha il coraggio di sperimentare, andare in direzione diversa – ha aggiunto il vice Claudio Fasulo – Un po’ come Pavarotti portò la lirica alle masse, Bolle porta la danza, la sua arte alle masse”. Il suo successo si misura anche con la passione che è riuscito a suscitare. Come ha sottolineato la direttrice generale dell’accademia Teatro alla Scala dove si è svolta la conferenza stampa, e dove Bolle cominciò a seguire i corsi a 11 anni. “Lui per noi è la più grande fonte di marketing – ha detto – il numero di maschi che decidono di intraprendere il percorso all’interno della nostra scuola in questi anni si è moltiplicato”.