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Primo giorno del Festival di Cannes che apre con “Annette” di Leos Carax con la Cotillard e Adam Driver, un musical ‘pensato’ che affronta temi importanti come il femminicidio e il MeToo.
Annette apre le danze con un impatto visivo notevole: la scena iniziale, infatti, è un piano sequenza che offre un crescendo urbano di energia e musica capace trascina lo spettatore in una dimensione dinamica e inaspettata, coniugando fantasy e musica rock in un misical fuori dagli schemi.
La trama è tra le più classiche: due artisti si incontrano a Los Angeles, ed è subito colpo di fulmine (ricordando vagamente LaLaLand).
Henry (Adam Driver) è un comico, mentre Ann (Marion Cotillard) è una cantante di opera lirica. Sono come una delle coppie d’oro del mondo: i due si amano tra passione travolgente, molte le scene di sesso tra i due protagonisti.
Va tutto bene finchè la carriera di lui inizia a deragliare e Henry cade nell’ombra, mentre Ann riscuote un successo enorme.
Con l’arrivo della figlia Annette, che si rivelerà un’ ottima cantante e molto amata dal pubblico, il rapporto tra i due si sgretola ulteriormente.
A far da sottofondo al ‘dramma di vita’ è una musica rock-pop.
Primo film per il regista in lingua inglese, il progetto ha richiesto una preparazione piuttosto lunga e tortuosa e ha visto avvicendarsi nei ruoli femminili svariate artiste, incluse Rihanna, Rooney Mara e Michelle Williams. Adam Driver, invece, è rimasta la prima e unica scelta in un cast variegato e talentuoso che include Simon Helberg. Archiviato il capitolo tv con i nerd di The Big Bang Theory, ha già precedentemente sfruttato le doti da pianista accanto a Meryl Streep nel delizioso Florence e ora si cimenta nel ruolo di un altro musicista, o meglio un direttore d’orchestra molto vicino alla coppia.