Nel 1999 tornò in Scozia per partecipare alla campagna per l’elezione del primo Parlamento scozzese.Già noto da tempo per le posizioni antiunitarie sul Regno Unito, nel 2014 si schierò apertamente a favore del sì al referendum indipendentista scozzese. “È una occasione unica, da non perdere – dichiarò l’attore nato ad Edimburgo – con la vittoria del sì ci sarà una rinnovata attenzione sulla nostra cultura e politica, offrendoci una opportunità senza precedenti per promuovere il nostro patrimonio culturale e la nostra eccellenza creativa”.
“Siamo una nazione piccola ma meritiamo di essere liberi”, amava ripetere Sean Connery nelle sue costanti dichiarazioni filoindipendentiste. “Sostengo la lotta indipendentista perché credo nell’eguaglianza”. Nel 2012 affermò: “Il primo passo è stato la conquista di un Parlamento autonomo. Il secondo è arrivato nel 2007, con l’elezione di un governo guidato dallo Scottish National Party. Ora credo che la Scozia abbia ciò che serve per compiere il terzo passo verso l’indipendenza, e sono convinto che vi riuscirà nel corso della mia vita”.
Sean Connery si è spento con questo sogno irrealizzato ma con il tatuaggio sempre inciso sul braccio, “Scozia per sempre”.