Federica Angeli è la giornalista di Repubblica costretta a vivere sotto scorta per aver dato un contributo determinante e aver svelato i traffici illegati nel litorale romano. Alla cronista, minacciata più volte, è ispirato il film A mano disarmata di Claudio Bonivento che arriva nelle sale in 220 copie oggi 6 giugno con una distribuzione Eagle e con Claudia Gerini nella parte della giornalista. La quale ha definito all’Ansa “vergognosa” la campagna anti-scorte di Matteo Salvini indirizzata in primo luogo a Roberto Saviano perché il ministro dell’Interno ha più volte ventilato la voglia di togliere la scorta allo scrittore – giornalista, anche lui protetto per minacce concretissime della criminalità organizzata e che non scadranno. Un desiderio manifestato sotto il pretesto del risparmio quando il problema vero e taciuto per il ministro è l’opposizione strenua che firme come Saviano (e per suo Federica Angeli) praticano contro la politica autoritaria del leghista.
La giornalista ha auspicato che Salvini veda questo film: la giornalista ha raccontato della famiglia Spada di Ostia diventata, nella pellicola, la famiglia Costa. Rodolfo Laganà interpreta il capo clan; Mirko Frezza è il componente della famiglia che colpì con una testata il giornalista di Nemo, Daniele Piervincenzi; Francesco Venditti, ha il ruolo del marito della Angeli (anche lui e i tre figli sono sotto minaccia); Francesco Pannofino è il capo servizio di Repubblica, Bonivento fa il direttore del quotidiano.
Il film è tratto dal libro omonimo di Federica Angeli e ha avuto il Nastro d’argento della legalità. Alla conferenza stampa romano la giornalista ha detto che “A mano armata fa capire che “ce la possono fare davvero tutti”. (Cl.Sar.)