di Francesca Fradelloni
Il regista è lo stesso della serie capolavoro “This Is Us”, la trama è una travolgente storia d’amore. Commovente e profondamente umano, il film, che guarda alla famiglia e al destino, è una celebrazione dell’esistenza e di tutte le sue complicazioni, scandita da una colonna sonora che si ispira al leggendario album “Time Out of Mind” di Bob Dylan. Parliamo di “La vita in un attimo” di Dan Fogelman, in sala il 21 febbraio, distribuito da Cinema (https://cinemasrl.com/).
La relazione di Will (Oscar Isaac) e Abby (Olivia Wilde) si legherà sempre più a Dylan (Olivia Cooke), una giovane problematica che cerca di sfuggire al proprio dolore, a Irwin (Mandy Patinkin), che cresce la figlia di suo figlio in un mondo pieno di pericoli, al signor Saccione (Antonio Banderas), ricco proprietario terriero spagnolo, al suo braccio destro Javier (Sergio Peris-Mencheta), che gestisce la piantagione, e alla famiglia di Javier, Isabelle (Laia Costa) e Rodrigo (Alex Monner). Un intreccio di momenti e di istanti che condizioneranno per sempre le loro esistenze. Con un cast d’eccezione e un’ambientazione che passa dalle affollate strade di Manhattan agli uliveti della campagna spagnola. Dal loro primo incontro al college al primo appuntamento, dal matrimonio al concepimento di un figlio, fino all’inaspettata e traumatica separazione. “Questo film – dice Fogelman – parla della vita e di quanto sia enorme, confusa, piena d’amore e anche di tragedie. Parla delle persone. Ne esplora i trionfi e i fallimenti, la tristezza e la felicità, racconta di questa cosa strana ma bellissima che ci accomuna tutti: la vita”.
Amore, dolore, distrazioni, promesse, cadute, risalite, errori e emozioni, la tragicità e la gioia nella vita di tutti i giorni, raccontata con dolcezza e delicatezza. Dopo una fine c’è un nuovo inizio, una riscossa e una nuova strada da percorrere. Questo è il messaggio, questo è l’augurio che il regista dedica a tutti e tutte, perché nella vita di auguri e coraggio ce n’è bisogno, e tanto. Il ciclo della vita in una pellicola, l’incontro scontro tra generazioni, l’età diverse, le esperienze che si confrontano. “La vita ci imbroglia, ci prende in giro, dipinge un uomo come un eroe quando potrebbe essere benissimo un cattivo. Un cattivo o un eroe”, dice Abby. E in questa fragile intercapedine, si insinuano le scelte. Le scelte di una vita, appunto.
Una regia lineare e trasparente, ottime le interpretazioni. Colori caldi e accesi, spesso in contrasto con ciò che provano i protagonisti, questa la fotografia. Una straordinaria alternanza tra passato e presente, di ricordi e sogni. Mai dimenticare, dunque, i momenti difficili, per trarne insegnamento e andare avanti. Non lasciare andare i ricordi, ma sistemarli bene negli appositi spazi della nostra mente. E poi, seguire il cuore e non sempre la mente. Tanto nessuno ha la certezza di non potersi trovare nel momento sbagliato al posto sbagliato. Una lunga saga familiare, in salsa melò, a tratti. “La vita in un attimo, è un film umano, pieno di sliding doors, leggero, ma bello.