Il suo cinema è un marchio di fabbrica e lo ha reso uno dei registi più popolari della sua generazione. Amatissimo dai giovani, soprattutto per i film d’animazione che hanno rivoluzionato il genere, Tim Burton compie oggi 60 anni, ma è sempre quell’eterno bambino che ha regalato al mondo la sua visione gotico-onirica, popolata di mostri amichevoli e incompresi, specchi dello stesso Burton che da sempre ha dichiarato di non sentirsi perfettamente a suo agio nel mondo. Ed è il motivo per cui ha abbandonato la Disney, dove lavorava come disegnatore (suoi i disegni del film Red e Toby) ma che ha lasciato perché “non ne potevo più di disegnare bestioline ammiccanti”.
E in effetti, le creature di Burton non hanno nulla di carino o adorabile, ma lo diventano, conquistando il pubblico per la loro commovente diversità e la loro inesauribile voglia di amare e di essere amati, compresi e accettati in un mondo che li ripudia. Questo il tema al centro dei suoi film più celebri, come Edward Mani di Forbice, Ed Wood, La Sposa Cadavere, Frankenweenie (lungometraggio tratto da un suo corto).
Iconici i suoi personaggi più amati, portati in vita con la tecnica della stop-motion, come Jack Skeletron di Nightmare Before Christmas, certamente il suo lavoro più celebre, e il cantastorie di Big Fish, forse il suo film più intimo con uno splendido Ewan McGregor, che sostituisce per una volta la sua musa Johnny Depp, al suo fianco per i già citati Edward Mani di Forbice, Ed Wood, Sleepy Hollow, La Fabbrica di Cioccolato e Sweeny Todd.
Notevole e iconico anche il suo Batman, con Jack Nicholson memorabile nei panni del super cattivo Joker. Fino ai suoi ultimi lavori, che non hanno incontrato il plauso della critica ma che hanno riscosso sempre un grande successo di pubblico, come Alice in Wonderland, Big Eye e Dark Shadows, ancora con Johnny Depp.
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