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Chi ha rintronato David Lynch? Il regista lancia l'endorsement a Trump

In un'intervista al Guardian per lanciare la sua fluviale autobiografia, il regista dimostra di avere oramai le idee molto confuse sul cinema (e lo avevamo capito) e anche sulla politica

Chi ha rintronato David Lynch? Il regista lancia l'endorsement a Trump
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26 Giugno 2018 - 20.02


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David Lynch in una intervista al Guardian loda (ma a metà) il capo della Casa Bianca: “Un grande presidente”. Il Tycoon incassa contento: “Mi ha elogiato? La sua carriera a Hollywood è ufficialmente finita”.
Vediamo di capirci di più, perché Lynch è ambiguo e irrisolto come i suoi film. I complimenti del regista sono stati spiattellati nel corso di un comizio “stream of consciousness” in South Carolina in cui a ruota libera ha attaccato per un’ora anche i comici Jimmy Fallon e Stephen Colbert oltre a parlare di Nord Corea, razzi spaziali, lifting e parrucchini. Il presidente non aveva evidentemente letto il Guardian, in cui il cineasta di “Blue Velvet”, “Mullholand Drive” e “Twin Peaks” esprime anche riserve nei suoi confronti. Evidentemente non rilanciate dalla Casa Bianca.
In passato Lynch ha espresso ammirazione per le politiche dell’ex president Ronald Reagan, più di recente ha votato democratico e alle elezioni del 2012 aveva dato il suo sostegno a Barack Obama. Nella lunga intervista a tutto campo con il quotidiano britannico, pubblicata in occasione dell’uscita del suo monumentale libro di memorie Room to Dream, (ben 577 pagine) il regista ha rivelato di aver appoggiato Bernie Sanders contro Hillary Clinton nelle primarie del 2016 e aver poi votato per Gary Johnson  ll’appuntamento con le presidenziali.
“Non mi occupo di politica ma mi piace la possibilità di essere libero e dire la mia. Trump potrebbe passare alla storia come uno dei più grandi presidenti perché ha sovvertito il sistema. Nessuno è stato in grado di contrastarlo in modo intelligente”, ha detto Lynch.. Per il regista, pur non necessariamente facendo un buon lavoro, il tycoon sta aprendo uno spazio da cui potrebbero emergere altri outsider più capaci.

Campa cavallo. 

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