Il ragazzo invisibile è cresciuto: Michele Silenzi è ormai un adolescente, alle prese con i turbamenti tipici della sua età, cui si aggiungono le difficoltà di essere un giovane supereroe. Rispetto al precedente capitolo, ‘Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione’, diretto da Gabriele Salvatores (al cinema dal 4 gennaio) è un film più maturo, che affronta la crescita del protagonista, alle prese con la scoperta anche del lato oscuro dei suoi poteri.
Un’opera seconda che cresce in effetti speciali, nella moltiplicazione dei supereroi e che piega sempre di più verso il film di genere fantasy, ma con taglio europeo. Ambientato tra Rabat, Siberia e Trieste, ‘Il ragazzo invisibile. Seconda generazione’, è, come dice oggi il regista premio Oscar a Roma: “un romanzo di formazione fantasy”, dove il protagonista Michele (Ludovico Girardello), ormai sedicenne, scopre non solo il suo lato oscuro (quello di poter essere anche cattivo), ma anche di avere una madre biologica Yelena (Ksenia Rappoport), un padre Andrej (Ivan Franek) e, infine, una sorella Natasha (Galatea Bellugi) tutti forniti di superpoteri. E non finisce qui. Ci sono altri ‘speciali’ in giro per il mondo, proprio come è per la sua famiglia. È il caso di Morfeo (Dario Cantarelli), di Cinetica (Katia Mironova), di Roccia (Mikolai Chroboczeck), di Libellula (Matej Martinak) e di Elastica (Yuliia Sobolo). Per tutti questi ‘speciali’, nel film di Salvatores di cui si annuncia un terza parte, c’è un unico nemico: Igor Zavarov (Kristof Konrad), ricco imprenditore russo che imprigiona tutti gli ‘speciali’ per poter carpire il segreto dei loro poteri.
Per Michele Silenzi, alle prese con la sua adolescenza piena dei relativi turbamenti, è la volta di entrare in azione e diventare davvero ‘grande’ dovendo questa volta sfidare, oltre il cattivo Zavarov, anche chi crede che il destino dei supereroi debba essere altro. Il film, costato otto milioni di euro, con musiche straordinarie di Federico De Robertis (si parte al ritmo di ‘Behind Blue Eyes’ dei Who) e gli effetti visivi a cura di Victor Perez è un progetto crossmediale. Oltre il romanzo omonimo edito da Salani, a cura dei tre sceneggiatori (Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo), uscirà, sempre ai primi di gennaio 2018, la graphic novel per la Panini Comics. “É la prima volta che si fa una saga fantasy per adolescenti in Italia – spiega Salvatores -, ma a differenza di altri film del genere il mio ha qualcosa di più simile ad Harry Potter, ovvero ha come protagonista un personaggio che cresce film dopo film. Questa volta Michele scopre il suo lato oscuro e melanconico. Il primo ‘Ragazzo invisibile’ – ci tiene a dire – era molto più lineare e semplice mentre questo è pieno di salti temporali”. La differenza con i supereroi dei blockbuster Usa? “Loro in genere salvano il mondo e basta, i miei invece a volte usano i loro poteri in maniera sbagliata. Certo in questo film – conclude – il protagonista deve partire un po’ da zero dopo aver scoperto che ha una madre biologica (quella adottiva era interpretata da Valeria Golino). Alla fine poi torna come orfano insieme alla sorella pronto per nuove avventure”.