Verdone sulle accuse a Brizzi: 'I processi si facciano in tribunale e i provini in ufficio' | Giornale dello Spettacolo
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Verdone sulle accuse a Brizzi: 'I processi si facciano in tribunale e i provini in ufficio'

Il regista che all'Università di Tor Vergata ha ricevuto la laurea honoris causa parla del suo cinema, delle molestie e di Roma: 'Una città che dovrebbe prendere esempio da Milano e ripartire'

Verdone sulle accuse a Brizzi: 'I processi si facciano in tribunale e i provini in ufficio'
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23 Novembre 2017 - 10.36


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Le accuse a Brizzi? ”Sono d’accordo con quanto ha detto Santamaria, i processi si devono fare in tribunale e i provini si devono fare negli uffici. Io quando li faccio ho sempre accanto a me un aiuto regista, e non li faccio a casa. Ora si sta buttando tutto un po’ in caciara. Non si può denunciare dopo 30, 35 anni, c’è qualcosa che non va, perché poi alzando questo polverone il mondo del cinema sembra un mondo di sospettati. C’è anche tanta brava gente e c’è una parte, secondo me piccola, che agisce male”.

Così Carlo Verdone che ieri all’università di Tor Vergata ha ricevuto alla Facoltà di lettere e filosofia la Laurea Honoris causa in beni culturali e territorio. Un riconoscimento ”che mi colpisce anche perché capita per i miei 40 anni di carriera” ha ricordato.

E a fine cerimonia è arrivata un’altra bella sorpresa, l’intitolazione della sala cinema della Macroarea di lettera e filosofia a suo padre, il professor Mario Verdone, nel centenario della nascita. Emozionato, commosso, accolto da un’ovazione in una sala strapiena con la sua famiglia in prima fila Verdone ha parlato anche di Roma: “E’una città che ha un urgente bisogno di ripartire – ha detto il regista. E’ il biglietto di presentazione dell’Italia e in questo momento deve prendere esempio da Milano, che grazie a un evento e per il grande senso civico dei cittadini è riuscita a trasformarsi in una città meravigliosa e all’avanguardia”.

E ancora: “Ringrazio il pubblico che è la mia benzina’. Ma cercherò di darmi il cartellino rosso da solo, prima che me lo dia il pubblico. Ho ricevuto molto e ho ancora voglia di fare, ma arriverà il momento di dire basta. Allora mi darò alla scrittura o magari farò film solo da regista”. Ora il ritorno in sala è previsto a gennaio, con Benedetta follia, a fianco di Ilenia Pastorelli. ”E un film che emana tanto amore, poesia e il finale è una grande carezza. Sentivo l’urgenza di doverlo fare”.

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