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Vivian Qu, l'unica donna in concorso a Venezia come regista

Jia Nian Hua (gli angeli vestono di bianco) racconta di due adolescenti che subiscono violenza da parte di un uomo in un motel.

Vivian Qu, l'unica donna in concorso a Venezia come regista
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7 Settembre 2017 - 10.32


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A Venezia si è giunti ormai al nono giorno del Festival, dedicato alle pellicole internazionali, e due sono i film che oggi competono.

Il primo è Jia Nian Hua (gli angeli vestono di bianco) di Vivian Qu, unica regista donna in concorso quest’anno. Il film racconta di due adolescenti che subiscono violenza da parte di un uomo in un motel. La receptionist è l’unica testimone dell’accaduto, che però decide di non testimoniare per timore di perdere il lavoro.

La violenza segnerà l’inizio di una vicenda drammatica per le due ragazze, incapaci di trovare aiuto e sostegno in chi le circonda e abbandonate a sé stesse.

Il secondo film è Mektoub, My love: Canto uno, di Abdellatif Kechiche.

Ci sono grandi aspettative attorno a questo regista, già vincitore del Leone d’oro per la sua opera prima ‘Tutta colpa di Voltaire’ nel 2000; è poi stato insignito della Palma d’oro al Festival di Cannes per ‘La vita di Adele’.

In questa pellicola è protagonista Amin, aspirante sceneggiatore che torna nella sua città di origine. Lì incontra Jasmine, della quale si innamora; ma mentre il suo film sta finalmente per essere prodotto, la moglie del produttore mostra un certo interesse per Amin. Il giovane si trova quindi diviso tra le sue ambizioni e l’amore per Jasmine.

Fuori concorso verranno proiettati invece ‘Il colore nascosto delle cose’ di Silvio Soldini, il documentario su Fidel Castro ‘Cuba and the Cameraman’, la storia d’amore tra un gangster ed una pilota di auto da corsa de ‘La fidèle’; e ancora, il documentario di Abel Ferrara su Roma ‘Piazza Vittorio’ e ‘Brutti e cattivi’ con Claudio Santamaria.

Per la serie Orizzonti, ‘Ha Edut (The Testament)’, che narra di una battaglia legale portata avanti da uno studioso dell’Olocausto.

‘Il colore nascosto delle cose’ vede una Valeria Golino cieca da quando ha 16 anni, osteopata, intrecciare una relazione con Adriano Giannini, creativo dalla vivace ispirazione. Al centro, le difficoltà di costruire un rapporto duraturo.

‘Brutti e cattivi’ ha invece come protagonista Claudio Santamaria, che interpreta Papero, un mendicante privo di gambe. Sua moglie è Ballerina, una donna priva di braccia. Altri personaggi sono un ragazzo rasta detto Il Merda ed un nano rapper: la trama si incentra su un tentativo di rapina.

 

 

 

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