L’operaio simbolo del proletariato, il boss mafioso, la commedia all’italiana e il dramma più nero, l’uomo del nord Italia, il meridionale: questi sono solo alcuni dei ruoli che Giancarlo Giannini, spezzino di nascita, ha interpretato nella sua carriera con la stessa disinvoltura.
Gli inizi del suo percorso artistico lo videro molto attivo in tv, non solo come attore ma come cantante e ballerino (nientemeno che in coppia con Mina). Poi il grande schermo, che lo consacrerà come artista, nonostante sia ritornato in tv occasionalmente e sia anche uno stimato doppiatore.
Due film diretti da Lina Wertmüller gli hanno portato fortuna nel corso della propria carriera: ha vinto infatti il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes del 1973 per Film d’amore e d’anarchia e ha ottenuto la candidatura all’Oscar per il Miglior Attore tre anni dopo per Pasqualino Settebellezze. Giannini ha inoltre vinto sei David di Donatello, cinque Nastri d’argento e cinque Globi d’oro.
Non solo film italiani ma anche pellicole sul fronte internazionale per l’attore, come in Hannibal di Ridley Scott oppure il ruolo di René Mathis nei due film della saga di James Bond con Daniel Craig Casino Royale e Quantum of Solace. Nel 2009 Giannini ha ricevuto una stella sull’Italian Walk of Fame di Toronto.
