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Il Papa è troppo intelligente per credere a Dio: le frasi celebri di Paolo Villaggio

Una carriera lunghissima, tanti interviste e tanti film. Aveva detto: si riconoscono i meriti degli artisti solo dopo la morte

Il Papa è troppo intelligente per credere a Dio: le frasi celebri di Paolo Villaggio
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3 Luglio 2017 - 10.01


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“Sono inviperito per questa tendenza che esiste soprattutto in Italia, forse per le sue radici cattoliche, di riconoscere i meriti degli artisti solo dopo la morte. Come se la morte nobilitasse.”

“Era un terrificante Savoia-Marchetti 1915 in tela cerata, precipitato dodici volte negli ultimi due conflitti mondiali e rifiutato ormai con orrore da tutte le compagnie del mondo. ”

Con Fantozzi ho cercato di raccontare l’avventura di chi vive in quella sezione della vita attraverso la quale tutti (tranne i figli dei potentissimi) passano o sono passati: il momento in cui si è sotto padrone. Molti ne vengono fuori con onore, molti ci sono passati a vent’anni, altri a trenta, molti ci rimangono per sempre e sono la maggior parte. Fantozzi è uno di questi.”

C’è sempre in ogni agglomerato umano l’“organizzatore di sfide “calcistiche”. Mentre godono fama di organizzatori, questi elementi sono in realtà solo dei criminali pericolosi e la loro monomania porta periodicamente dei padri di famiglia sull’orlo della tomba.

„[Domanda: Ma davvero La corazzata Potëmkin è un film tanto brutto? ] Non è il film in sé, quanto il fatto che non si potesse dire niente contro il diktat culturale del partito. Quando dissi quella frase, attaccai proprio quel mondo. Per la prima volta da sinistra si levava una voce contro la santificazione di certi miti. […] Quando andai a presentare Fantozzi in Unione Sovietica […] Io mi alzai e ripetei la frase del film. E appena dissi che la “Corazzata” era una boiata, si scatenò un inferno. Esplose l’entusiasmo. La gente scattò in piedi, mi applaudì per decine di minuti. Fu uno dei momenti più belli della mia carriera.“

Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.“

Ho detto che il papa [Giovanni Paolo II] non crede in dio? Lo penso davvero. Su, avanti. Il papa è una persona troppo intelligente per crederci.“

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