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Al via il Festival di Cannes tra amore, arte e immigrazione

Questo l'eterogeneo fil rouge della 70esima edizione del Festival di Cannes (17 - 28 maggio) che mette in campo i film di cui nessuno italiano.

Al via il Festival di Cannes tra amore, arte e immigrazione
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17 Maggio 2017 - 10.04


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Immigrazione, un pizzico di terrorismo, amore, arte e thriller, parte oggi l’edizione 70 del Festival di Cannes (17 – 28 maggio) che mette in campo i film di cui nessuno italiano.

L’immigrazione compare in due film: Happy end di Michael Haneke con Isabelle Huppert, Mathieu Kassovitz e Jean-Louis Trintignan con la storia di una ricca famiglia che vive isolata, come in una bolla, in un paese circondato dalla poverta’ dei campi di migranti intorno a Calais.

E in toni piu’ allegorici c’è in Jupiter’s moon di Korne’l Mundrucz, dove un giovane immigrato ferito mentre attraversa illegalmente il confine scopre di aver acquisito la capacita’ di levarsi da terra. Nel campo di accoglienza c’e’ chi vorra’ sfruttare questo suo potere.

Sul fronte terrorismo scende in campo Fatih Akin con In the fade. Ad Amburgo una bomba colpisce la comunita’ turco-tedesca. Una donna medita la vendetta per la sua famiglia vittima dell’attentato.

C’e’ poi l’amore, in tutte le sue declinazioni, che in questa edizione si mescola spesso con l’arte. E’ il caso di Formidabile di Michel Hazanavicius con Stacy Martin, Be’re’nice Bejo, Louis Garrel, la grande storia d’amore tra Anne Wiazemsky e il maestro del cinema Jean-Luc Godard. Il tutto visto dagli occhi della giovane moglie.

C’e’, su questa linea, anche Rodin di Jacques Doillon ancora con una tormentata relazione, quella, durata dieci anni, tra lo scultore Auguste Rodine Camille Claudel.

L’amant Double di Franois Ozon e’ un thriller al femminile che racconta l’amore tra la giovane depressa Chloe (Marine Vacth) e il suo psicoterapeuta Paul (Je’re’mie Renier). Ma l’uomo ha un’identita’ da nascondere. amore anche in RadianceE di Naomi Kawase tra un fotografo, che sta perdendo la vista, e un’autrice di versioni cinematografiche per non vedenti.

Amore e tradimento poi in The day after del regista coreano Sang-soo Hongdue con protagonista un uomo sposato che ha avuto una relazione extraconiugale con un’ex dipendente. La moglie, scoperta la cosa, corre nel suo ufficio e scambia la nuova impiegata per la sua ex amante.<

In Loveless di Andrey Zvyagintsev conta invece l’amore e il senso di colpa di genitori divorziati verso il figlio dodicenne fuggito dopo la loro ennesima lite.

L’arte mette il suo zampino anche in The meyerowits stories di Noah Baumbach, commedia All Stars con Ben Stiller, Adam Sandler, Dustin Hoffman, Emma Thompson, Elizabeth Marvel, Candice Bergen, Danny Flaherty, Rebecca Miller. A New York una famiglia e’ riunita per una retrospettiva sulla carriera del patriarca, popolare artista.

E c’e’ arte, ma senza controllo in The square di Ruben Ostlund con la performance ideata dal curatore di un museo, in una delle piu’ grandi piazze d’Europa, dove conta la regola di non avere regole, ma la cosa sfugge di mano con effetti imprevedibili.

Sul fronte temi sociali, ci sono You were never really here di Lynne Ramsay con Joaquin Phoenix nei panni di un veterano di guerra che dedica il suo tempo alla lotta contro il traffico sessuale. Un giorno la sua vita si intreccia con quella di un importante politico di New York che invece e’ dall’altra parte del muro.

E ancora 120 Battements par minute di Robin Campillo con la nascita di Act Up, organizzazione di attivisti che negli anni Novanta ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze dell’AIDS. Tra impegno e visionarieta’ Okja di Bong Joon-ho con Jake Gyllenhaal e Tilda Swinton. Una ragazza da dieci anni difende il suo migliore amico, un grosso animale di nome Okjatra le montagne della Corea del Sud. Quando l’animale diventa oggetto di interesse di una multinazionale, la giovane dovra’ vedersela con alimenti geneticamente modificati, globalizzazione, ecoterrorismo eautopromozione. Sul fronte remake troviamo quello de La notte brava del soldato Jonathan di Don Siegel riproposto da Sophia Coppola con L’inganno. Elle Fanning, Kirsten Dunst, Nicole Kidman e Colin Farrell sono i protagonisti della storia di un uomo ferito che crea non pochi turbamenti tra le donne di un collegio femminile dove si rifugi

In corsa per la Palma d’oro anche The killing of a sacred deer a firma del regista greco Yorgos Lanthimos con Nicole Kidman, Alicia Silverstone e Colin Farrell che si annuncia come un thriller psicologico con protagonisti un carismatico chirurgo e un adolescente inquieto. In Wonderstruck – La ragazza delle meraviglie di Todd Haynes, tratto dal romanzo di Brian Selznick (2011), due le storie, una del 1977 su un ragazzo che non ha mai conosciuto il padre, e l’altra, mezzo secolo prima, su una ragazzina che sogna una misteriosa attrice. Good time è invece action movie di Ben Safdie con la storia di un rapinatore di banche (Robert Pattinson) in fugadalla polizia per le strade di New York.

Infine si annuncia kafkiano A gentle creature di Sergey Loznitsa, ispirato a un racconto di Dostoyevsky,con la storia di una donna che dopo aver ricevuto indietro il pacco mandato al marito in prigione, parte verso il carcere alla ricerca di una spiegazione, da qui la sua guerra verso l’impenetrabile forte.

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