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In bici senza sella, il film sul precariato che strappa un sorriso

La commedia racconta attraverso vari episodi in modo surreale un problema attuale: il lavoro precario e l’ossessione del posto fisso.

In bici senza sella, il film sul precariato che strappa un sorriso
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15 Novembre 2016 - 12.34


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L’episodio più bello di questo film è forse Il sacro graal. Tutti si rifiutano di bere dalla coppa che potrebbe renderli immortali: “L’eternità? Ma se non riusciamo neanche ad arrivare a fine mese!”.

Il film di cui parliamo è In bici senza sella che attraverso vari episodi racconta con tono grottesco e surreale un problema attuale: il lavoro precario e l’ossessione del posto fisso. Giovanni Battista Origo, Sole Tonnini, Gianluca Mangiasciutti, Matteo Giancaspro, Cristian Iezzi, Chiara De Marchis, Francesco Dafano, sono i sette registi, loro stessi disoccupati, che hanno girato questa commedia grazie alla tenacia del produttore, Alessandro Giuggioli, e a una raccolta di fondi in rete.

Giuggioli è attore in uno dei migliori episodi del film, Il parassita che racconta di un giovane licenziato che sopravvive rifugiandosi nella casa del suo ex datore di lavoro senza che lui se ne accorga. Mentre Emanuela Mascherini in Crisalide nasconde la sua gravidanza fingendo di essere bulimica per salvare il suo prezioso contratto a tempo indeterminato.

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