L’11 agosto 2014 Robin Williams è stato rinvenuto senza vita a Marin County in California a casa sua. Aveva 63 anni ed è morto per asfissia. L’attore, vincitore di un premio Oscar, stava lottando da tempo contro la depressione. “Tutto quello di cui poteva parlare erano problemi di soldi. Ma c’era chiaramente dell’altro”, aveva detto un amico della famiglia. Williams aveva parlato pubblicamente dei suoi problemi finanziari nel 2013, puntando il dito contro il divorzio.
Vero proprio talento comico, con 40 anni di carriera alle spalle, Williams ha saputo commuovere, far ridere ed emozionare dando vita ad una molteplicità di personaggi indimenticabili del grande schermo, spesso diversissimi tra loro eppure ogni volta incredibilmente efficaci, grazie al grande trasformismo che è da sempre stato la sua cifra stilistica.
Squallida la vicenda della spartizione dell’eredità che si è conclusa l’anno scorso. La vedova Susan Schneider aveva intrapreso un’azione legale nei confronti dei tre figli che Robin aveva avuto dai precedenti matrimoni, Zelda, Zachary e Cody. La donna aveva accusato i tre di aver sottratto alcuni beni dalla casa paterna, incluso lo smoking che il premio Oscar aveva indossato per il suo matrimonio con la Schneider. Accuse rispedite al mittente con gli interessi da parte dei figli dell’attore, che hanno puntato il dito contro l’ultima compagna del padre, impegnata – a loro dire – in un tentativo di rubare alcuni oggetti che Williams avrebbe voluto andassero ai figli, da alcuni orologi a foto e premi, Oscar compreso. I quattro si sono accordati.