Tom Hanks compie 60 anni: auguri al protagonista di film indimenticabili | Giornale dello Spettacolo
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Tom Hanks compie 60 anni: auguri al protagonista di film indimenticabili

Incarna l'ideale americano medio, arricchendolo di nuove fragilità, nuove debolezze.

Tom Hanks compie 60 anni: auguri al protagonista di film indimenticabili
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6 Luglio 2016 - 14.19


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Il suo primo film di debutto è uno slasher movie dal titolo He Know You’re Alone (1980) della regia di Armand Mastroianni: per la parte di Elliot riceverà 800 dollari. Successivamente, passerà al piccolo schermo partecipando a un episodio di Love Boat (1980), ma diventando il protagonista della serie televisiva Kip e Henry (1980-1982), storia di due tipici ragazzi statunitensi appena entrati al college.

Simultaneamente, sarà anche presente nel telefilm Happy Days(1982), dove farà una piccola parte nel ruolo di un karateka che voleva vendicarsi di Fonzie per averlo spinto giù dall’altalena in terza elementare.

A questo, si aggiunge anche il film tv fantasy Labirinti e mostri (1982) e qualche episodio di Casa Keaton (1982-1984). Arriva il successo… e l’amore Audizionato per il ruolo di Joel in Ricky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano(1983), sarà invece scartato per un più giovane Tom Cruise, ma si consolerà sposando l’attrice, produttrice e regista Rita Wilson (conosciuta proprio sul set del telefilm Kip e Henry), dalla quale avrà altri due figli: Truman Theodore e Chester Marlon.

Attore prediletto di Ron Howard, Nora Ephron e Robert Zemeckis, sarà grazie a Penny Marshall che riceverà la sua prima nomination agli Oscar come miglior attore protagonista di Big (1988), nonché un Golden Globe nella stessa categoria. Battuto da Dustin Hoffman per Rain Man – L’uomo della pioggia, diventa però l’attore preferito in America sia dal pubblico maschile che da quello femminile, conquistandosi altri due soprannomi: “Mr Nice” e “Mr Linkeable”, ovvero “Signor Simpatia”. Il primo film in cui recita fa coppia fissa con Meg Ryan è Joe contro il vulcano (1990), poi seguirà Insonnia d’amore (1993) e C’è post@ per te (1998), considerato da Steven Spielberg per il ruolo di Peter Banning, alias Peter Pan, in Hook – Capitan Uncino (1991), verrà poi scartato, riuscendo a trovare un ruolo nel film di Brian De Palma (che sarà poi un terribile flop) Il falò delle vanità (1990) con Bruce Willis.

Ma non c’è solo recitazione nella vita di Tom Hanks, infatti l’attore fa le sue prime esperienze dietro la macchina da presa firmando alcuni episodi de Tales from the Crypt (1992), seguito poi dalla sua opera prima Music Graffiti (1996) con il sottovalutato Tom Everett Scott, Liv Tyler, Jonathan Schaech, Steve Zahn, Charlize Theron, Giovanni Ribisi, Bill Cobbs e… sua moglie, Rita Wilson. Il risultato però, agli occhi della critica, sarà pessimo. Un film incolore, insapore, privo di spinte. Un attore da doppio Oscar.

Nel 1993, accetta il ruolo dell’avvocato gay ammalato di AIDS di Philadelphia di Jonathan Demme (con Denzel Washington e Antonio Banderas), solo dopo il primo rifiuto di Daniel Day-Lewis (che poi batterà nella corsa agli Oscar, dato che Day-Lewis si era presentato con Nel nome del padre e metterà KO persino Anthony Hopkins con Quel che resta del giorno) e solo dopo aver perso 20 chili!

Hanks è un uomo dalle grandi sorprese e l’anno successivo, vince la statuetta, raggiungendo un record che fino ad allora era stato del leggendario Spencer Tracy. Per cosa? Per avere indossato i panni di un “idiota di genio” di nome Forrest Gumpche passa in rassegna con le sue avventure ben 30 anni di storia a stelle e strisce, fra tragedie e trionfi, con uno sguardo sempre limpido e trasparente. Battendo Paul Newman in La vita a modo mio e John Travolta per il travolgente (!!!) Pulp Fiction, prende persino un Golden Globe e da quel momento il suo soprannome cambia in “Mr. Cash”, ovvero il “Signor Contanti”. Una carriera in costante ascesa Dopo tanta gloria, Hanks si prende un periodo di pausa, per così dire: doppia il cowboy Woody nel capolavoro digitale Toy Story – Il mondo dei giocattoli(1995) e nel suo seguito Toy Story 2 – Woody e Buzz alla riscossa (1999) – esperienza che replicherà con Cars – Motori ruggenti (2006) – e occupa piccole parti in pellicole come Lo schermo velato (1995) con Susan Sarandon o miniserie come From the Earth to the Moon (1998, vincendo anche un Emmy Award).

Tornerà più forte e implacabile di prima nel film bellico di Steven Spielberg Salvate il soldato Ryan (1998), dove accanto a Tom Sizemore, Edward Burns, Matt Damon, Giovanni Ribisi, Jeremy Davies, Barry Pepper, Adam Goldberg, Nathan Fillion e Paul Giamatti, vestirà i panni del capitano John Miller sbarcato con i suoi uomini a Omaha Beach con l’ordine di ritrovare un perduto soldato Ryan. Nominato all’Oscar come miglior attore protagonista, verrà però preferito l’italiano Roberto Benigni per La vita è bella.

Nel 2002, vince un secondo e un terzo Emmy come regista e produttore della miniserie tv Band of Brothers (2001) che ha potuto vedere la luce anche grazie a Steven Spielberg, altro finanziatore del progetto e che con Hanks si divertirà a portare sul grande schermo Prova a prendermi (2001) con Leonardo DiCaprio e Christopher Walken e The Terminal (2004). Vincitore di un Golden Globe per la parte del naufrago di Cast Away(2000) – per il quale sarà nominato anche ai BAFTA e agli ormai immancabili Oscar – diventerà nel 2001 Vice Presidente dell’Academy, nonché produttore di pellicole quali Il mio grosso grasso matrimonio greco (2002), Una vita da formica (2006) e Un’impresa da Dio (2007).

Suo unico e solo ruolo da cattivo è quello accanto a Paul Newman in Era mio padre (2002), poi interpreterà persino il suo avo Abramo Lincoln nel telefilm Freedom – A History of Us (2003) con Kevin Kline. I fratelli Coen lo imporranno poi nel ruolo che fu del grande Alec Guinness in Ladykillers (2004), poi sarà accanto a Julia Roberts in La guerra di Charlie Wilson (2007) e a John Malkovich in The Great Buck Howard (2008).

Protagonista dei successi Il codice da Vinci e Angeli e demoni entrambi diretti da Ron Howard, nel 2010 doppia per la terza volta Woody nel cartoon Toy Story 3 – La grande fuga, mentre l’anno successivo incontra di nuovo Julia Roberts nella commedia L’amore all’improvviso. L’anno successivo sarà il padre di Oskar nel toccante film tratto dall’omonimo romanzo di Safran Foer Molto forte, incredibilmente vicino mentre è attesa la sua interpretazione di Walt Disney in Saving Mr. Banks, storia delle vicende che hanno portato alla realizzazione di Mary Poppins. Si legherà poi ancora a Steven Spielberg – interpretando un pittore arrestato durante la guerra fredda con l’accusa di essere una spia sovietica ne Il ponte delle spie – e a Ron Howard, per l’attesissimo Inferno tratto da Dan Brown. Amabile, lussuoso, pluriacclamato e pluripremiato, integro, probo e corretto, Tom Hanks incarna l’ideale americano medio, arricchendolo di nuove fragilità, nuove debolezze.

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