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"Nato a Casal di Principe": il casting nel comune casertano

Domenica 29 maggio 2016 dalle ore 11 alle ore 18, presso il Teatro della Legalità di Casal di Principe inizieranno i provini per il casting del film "Nato a Casal di Principe.

"Nato a Casal di Principe": il casting nel comune casertano
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26 Maggio 2016 - 12.35


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Nato a Casal di Principe diventa un film: dal 29 maggio 2016 casting nel teatro della Legalità del comune casertano tragicamente legato alle vicende dei casalesi.

I provini per la pellicola tratta dal libro di Amedeo Letizia e Paola Zanuttini si svolgeranno domenica dalle 11 alle 18. Le riprese del film cominceranno a ottobre. La regia è di Bruno Oliviero, la sceneggiatura è firmata da Maurizio Braucci e Massimiliano Virgilio mentre la produzione produzione internazionale vede insieme Bianca srl, Qualityfilm srl e Rai Cinema.

La storia che sarà ambientata nel territorio della cittadina casalese sarà tutta filtrata attraverso lo sguardo del suo protagonista. Un racconto sospeso tra il bene e il male, denso di risvolti sociali e di denuncia, ma anche una storia universale di grande amore e umanità.

Amedeo Letizia, attore e produttore originario di Casal di Principe nel 2012 raccontò per la prima volta la storia del fratello Paolo, sparito nel 1989 in circostanze misteriose e mai piu’ ritrovato.

Dopo la scomparsa del fratello, Amedeo Letizia ha vissuto in un limbo emotivo pur trovando la forza di intraprendere con successo prima la carriera di attore e poi quella di produttore cinematografico.

La storia giudiziaria è andata avanti ed ora sembra chiaro che il principale errore di Paolo fu quello di non aver saputo dire “no” al fascino dell’iconografia camorristica. Il film per Amedeo è molto importante proprio per dare voce alla rabbia e al dolore. Negli ultimi anni, ha finalmente trovato la forza di tornare, per lanciare messaggi chiari:

“Sara’ un film sul bene e sul male, sull’importanza di saper scegliere da che parte stare. Per far capire agli adolescenti di oggi quanto sia importante saper dire no, al momento giusto. Perchè i ragazzi di Casale, ma non solo di Casale, vivevano sempre in bilico fra legalità e illegalità e spesso, magari irretiti da falsi miti, si ritrovano a fare scelte sbagliate. Ma devono sapere che una volta entrati in un certo mondo non si torna indietro”.

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