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Liza Minnelli, 70 anni per ricominciare

Festa privata per il suo compleanno. Una carriera tra successi ed eccessi, dall’Oscar ai ricoveri per disintossicarsi. La vita burrascosa di una numero uno [Francesco Troncarelli]

Liza Minnelli, 70 anni per ricominciare
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13 Marzo 2016 - 11.23


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di Francesco Troncarelli

Bambina prodigio (a tre anni sulle scene), figlia d’arte (Judy Garland e Vincent Minnelli), attrice e cantante da Oscar, acclamata protagonista dello showbiz americano e mondiale, Liza Minnelli compie 70 anni in forma strettamente privata. O meglio, senza tanti clamori ufficiali.

Sono stati sufficienti quelli di chi le è stato vicino in questa ricorrenza importante facendole vivere un compleanno il meno solitario possibile, a cominciare dagli amici di sempre come Barbra Streisand, Tony Bennet, Neil Sedaka, Sharon Stone, Whoopi Goldberg e Nancy Sinatra per proseguire con i due milioni di fan che le hanno scritto sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Tutti uniti nell’augurarle un buon compleanno e soprattutto per farle sentire il loro affetto che in certi momenti, vale più di ogni riconoscimento.

Sì perché la Minnelli ha vinto tutto quello che c’era da vincere nella sua carriera, Emmy, Grammy, Oscar e Tony Award, ed è quindi uno dei pochissimi artisti che hanno fatto il cosidetto Grande Slam nello Spettacolo, l’EGOT secondo l’acronimo dei quattro premi ideato dall’attore Philip Michael Thomas, ma la vittoria più importante, quella sulla dipendenza da droga e alcool, stenta sempre a vincerla definitivamente.

La sua vita tra un successo è l’altro è stata molto burrascosa, quasi a ricalco di quella della madre, l’indimenticata star hollywoodiana interprete di “Over the raimbow”. Quattro matrimoni, gravidanze non portate a termine e ricoveri per disintossicarsi si sono alternati ad applaudite apparizioni televisive (Ti presento i miei e Sex and the City) e conduzioni di show, film di risonanza internazionale ed apprezzati recital sold out, nei locali più prestigiosi.

Una sorta di montagne russe con alti e bassi che hanno caratterizzato e per certi versi condizionato la sua attività artistica, dopo i trionfi degli anni Settanta quando Liza era la numero uno al mondo.

Nel 1972 infatti aveva ottenuto il suo primo riconoscimento nell’ambito televisivo, vincendo un Emmy per il suo programma “Liza with a Z”.
L’interpretazione poi sul grande schermo di Sally Bowles nel musical “Cabaret” di Bob Fosse, in cui lanciò canzoni come “Cabaret” e “Money, Money, Money” fu il colpo d’ala di una carriera fulminante che la portò direttamente all’ Oscar come miglior attrice protagonista.

Quattro anni dopo bissava il successo al cinema, nei panni di una cantante di jazz innamorata di un musicista scorbutico (interpretato da Robert De Niro) in “New York, New York” di Martin Scorsese, in cui legò indissolubilmente la sua voce alla canzone che dà il titolo al film diventata uno degli standard americani più conosciuti e simbolo della città che “non dorme mai”. La stella di Liza insomma era al top, anche se nel privato le cose non andavano di pari passo.

E così è stato anche nei decenni successivi, quando i suoi concerti venivano presi d’assalto dai fan e lei diventa un’icona pop e del mondo gay, riuscendo nonostante la vita sregolata e l’abuso di alcolici che hanno ormai minato la sua salute a piazzare hit come “Losing my mind” e “Love pains”. L’ultimo disco è del 2010, s’intitola “Confessions”, nel luglio 2011 invece ha tenuto l’ultimo concerto in Italia all’Arena Santa Giuliana di Perugia, nel corso della manifestazione Umbria Jazz.

Ecco perché la vicinanza e soprattutto la positività che è stata convogliata su di lei nel giorno del suo compleanno, può esserle stata di aiuto a vincere il premio più importante che manca all’appello. Quello cioè di tornare ad essere se stessa, l’entertainer apprezzata ovunque da tutti, l’irresistibile talento dalla voce grintosa e la presenza scenica eccezionale che ha entusiasmato il pubblico che è in attesa di tornarla ad applaudire.

Un anno fa di questi tempi, uscendo da una clinica di Malibù in California dopo la “rehab, il ricovero per la disintossicazione e riabilitazione dalle sue dipendenze, ai giornalisti che le chiedevano notizie della sua salute ha detto: «Non è mai troppo tardi per ricominciare a vivere». Appunto. E allora buon compleanno Liza, la vita ricomincia a 70 anni.

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