Ryoo Seung-wan al 14° Florence Korea Film Fest | Giornale dello Spettacolo
Top

Ryoo Seung-wan al 14° Florence Korea Film Fest

Il festival che porta in Italia il meglio della cinematografia della Corea del Sud ospita il cineasta che in patria ha rivoluzionato il genere dell’action movie.

Ryoo Seung-wan al 14° Florence Korea Film Fest
Preroll

GdS Modifica articolo

4 Marzo 2016 - 14.26


ATF

Sarà la star asiatica Ryoo Seung-wan, attore e regista considerato il Tarantino coreano, l’ospite speciale del 14/mo “Florence Korea Film Fest”, il festival internazionale che porta a Firenze il meglio della cinematografia della Corea del Sud, che si terrà dall’11 al 18 marzo presso il cinema Odeon e in vari luoghi della città.

Al cineasta, tra i più noti e talentuosi autori della sua generazione, sarà dedicata la prima retrospettiva in Italia. La rassegna, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, inaugura la quinta edizione della Primavera Orientale, manifestazione che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Fondazione Sistema Toscana.

L’evento si avvale del contributo della Regione Toscana, del Ministero della Cultura e Turismo della Repubblica di Corea, del Comune di Firenze, in collaborazione con FST (Fondazione Sistema Toscana) e KOFIC (Korean Film Council), Asiana Airlines e Kia – Florence Car.

In programma 29 lungometraggi e 8 corti tra anteprime europee e italiane, oltre a 6 registi ospiti, 3 eventi collaterali e una tavola rotonda, per un viaggio alla scoperta dei nuovi orizzonti cinematografici nel paese del calmo mattino. Tra le novità di quest’anno ci sarà il focus K Music: una selezione trasversale di 4 pellicole che racconterà il ruolo della musica nel cinema di Corea. A questa si affiancheranno le ormai classiche sezioni Orizzonti Coreani, dedicata alle opere contemporanee più viste e ai titoli campioni d’incassi, e Independent Korea, con pellicole che non trovano spazio nella grande distribuzione, all’interno delle quali saranno assegnati il premio del pubblico e della critica.

Immancabile la Notte Horror, consueto appuntamento col terrore per gli amanti del genere, e una selezione di cortometraggi in collaborazione con Asiana International Short Film Festval e Seoul International Extreme – Short Image & Film Festival. Presenti accanto a Ryoo Seung-wan vi saranno anche il regista Oh Seung-uk, che firma il film di apertura “The Shameless”, applaudito a Cannes; l’acclamata autrice Shin Su-won, che presenterà al pubblico “Madonna”, opera struggente anch’essa accolta con grande calore all’ultimo Festival di Cannes; Kim Hyun-suk con il suo “C’est Si Bon”, nell’ambito di K Music; l’astro nascente Hong Won-chan, al debutto registico con il thriller “Office”, e il cineasta Lee Joon-ik, autore della maestosa pellicola in costume che concluderà la kermesse.

La 14/ma edizione del Florence Korea Film Festival sarà inaugurata dalla proiezione di “The Shameless”, noir hard boiled presentato a Cannes 2015 nella sezione “Un Certain Regard” e mai uscito in Italia, che racconta il triangolo amoroso tra un criminale, la sua amante e il poliziotto incaricato di incastrarlo, in una storia intrisa di passioni morbose, inganni, tradimenti e ossessioni.

Cinefilo accanito, Ryoo Seung-wan inizia la sua carriera al fianco di Park Chan-Wook, legando indissolubilmente il suo nome al genere action movie e definendo un’identità tutta particolare per l’azione coreana, distinguendola dallo stile di lotta tipico di Hong Kong o del cinema cinese. Il cineasta, i cui lavori sono stati presentati a Cannes, Venezia e Berlino, sarà a Firenze per incontrare il pubblico e ricevere il premio del festival domenica 13 marzo, occasione durante la quale presenterà il suo ultimo film “Veteran” (2015), pellicola di enorme successo in patria, tanto da essersi guadagnata il titolo di terzo incasso nella storia del cinema nazionale.

Nell’ambito della retrospettiva a lui dedicata, saranno proiettate alcune tra le sue opere più significative, dall’esordio alla macchina da presa Die Bad (2000) che già contiene molti degli elementi che caratterizzeranno il suo stile al più recente, a “The Berlin File” (2013), l’action movie più visto in corea, dal crudo thriller “The unjust” (2010) alla spy story “Dachimawa Lee” (2008) in cui emerge il gusto per le gag comiche, lo stile pop e la satira. E ancora: “The city of violence” (2006), il suo film più celebre, un’ora e mezza di mirabolante, concitata e iperbolica violenza; “Crying Fist” (2005) boxe movie con nel cast il divo Choi Min-sik (Old Boy); “Arahan” (2003), liberamente ispirato a un celebre fumetto coreano e dedicato alle arti marziali e “No blood no tears” (2002) seconda prova del regista in cui emerge tutto il debito stilistico nei confronti di Tarantino e del cinema pulp.

Native

Articoli correlati