Il mondo della politica non ha perso tempo: [url”tutti a congratularsi”]http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=88706&typeb=0&il-tributo-della-politica-a-ennio-morricone-[/url] con il maestro Ennio Morricone che [url”ha vinto il premio Oscar per la miglior colonna sonora”]http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=88693&typeb=0&oscar-2016-trionfano-morricone-e-dicaprio[/url] per The Hateful Eight di Quentin Tarantino.
Un omaggio bipartisan che ha messo tutti d’accordo: da destra a sinistra, i nostri politici stamattina – sebbene fino a ieri in molti non avevano nemmeno idea di chi fosse Morricone – si sono risvegliati grandi intenditori di musica. Sarebbe interessante capire a chi davvero importi qualche cosa del riconoscimento al maestro, ma non ci si può fermare a riflettere perchè la corsa al trend sui social network corre veloce e bisogna impegnarsi ad abusare fino all’ultimo tweet della vittoria del maestro. Potevano tacere, invece si sono sentiti in dovere di dire la loro opinione: giusto per apparire, per non essere tacciati di ignoranza e darsi quel tono da intellettual(oid)e.
E l’Oscar del più sfacciato va a Guido Bertolaso, che ha cercato di sfruttare la vittoria di Morricone per lanciare la sua candidatura a sindaco di Roma: “Auguri grande maestro. Orgoglio italiano ma soprattutto romano. Comincia la riscossa”, ha scritto su Twitter, postando anche una fotografia che lo ritrae con il maestro.