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Lucas contro Star Wars: è schiavista. Poi fa dietrofront

Il padre della saga critica il nuovo film di J.J. Abrams e scatena un mare di polemiche. Inutile la retromarcia

Lucas contro Star Wars: è schiavista. Poi fa dietrofront
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2 Gennaio 2016 - 12.17


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George Lucas spiazza tutti, e mentre i fan di Star Wars sono intenti a fare il brindisi di Capodanno, il papà della saga spara sull’ultimo capitolo diretto da J.J. Abrams. Un attacco modificato, ma ormai a frittata fatta.

“Hanno voluto fare un film rétro. Non mi piace. Ho lavorato duramente per realizzare ogni film in modo completamente diverso, con diversi pianeti, diverse astronavi, per renderlo sempre nuovo” aveva detto in un’intervista a The Hollywood Reporter il regista che nel 2012 ha venduto la sua avventura spaziale alla Disney per 4 miliardi di dollari. Ma non basta: Lucas che parla spesso dei suoi film come “figli”, aveva aggiunto che era stato come venderli “agli schiavisti bianchi”.

Veramente un terribile colpo alla Disney, tanto che il regista deve aver riflettuto ed è corso ai ripari con un comunicato in cui corregge il tiro e chiarisce che l’intervista era stata fatta prima della premiere del film. “Mi sono espresso male – scrive Lucas – e ho scelto un’analogia inappropriata e per questo mi scuso: ho lavorato con la Disney per quarant’anni e li ho scelti come custodi di Star Wars per il grande rispetto che nutro per la compagnia e per la leadership di Bob Iger. La Disney sta facendo un lavoro incredibile nel prendersi cura e nell’espansione del franchise. Raramente faccio comunicati per chiarire i miei sentimenti, ma è importante per me spiegare che sono lieto che la Disney possegga il franchise e che si stia muovendo in direzioni entusiasmanti nei film, in tv e nei parchi a tema”. E poi conclude: “Sono travolto dal successo del nuovo film che sta infrangendo ogni record e sono molto orgoglioso di JJ e Kathy”.

A The Hollywood Reporter il regista aveva anche raccontato che aveva deciso di scrivere e dirigere i sequel della trilogia originale, ma la Disney non era interessata alla sue idee: “Non erano propensi a coinvolgermi. Se fossi stato presente, però, avrei causato problemi, perché non avrebbero realizzato quello che volevo che facessero. E così ho lasciato che proseguissero per la loro strada”.

Intanto rétro o meno, il settimo capitolo di Star Wars continua a macinare record: dopo solo 13 giorni dall’uscita è l’8/o film più visto di sempre in tutto il mondo con quasi 1 miliardo e 300 milioni (il primo è Avatar con 2 miliardi 788 milioni). Ma questo è solo l’inizio: la forza si è appena svegliata…

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