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Dalla guerra in Sri Lanka alle banlieu: ecco Dheepan di Audiard

Presentato al Festival di Cannes il nuovo film di Jacques Audiard, dramma intimo di un migrante che fugge dallo Ski Lanka in cerca di pace (interiore).

Dalla guerra in Sri Lanka alle banlieu: ecco Dheepan di Audiard
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22 Maggio 2015 - 10.57


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Jacques Audiard ha presentato, in concorso al Festival di Cannes 68, il suo ultimo film “Dheepan”. Il regista francese è stato ispirato per questa storia dallo stesso protagonista della sua opera, Jesuthasan Antonythasan, un profugo cingalese arrivato in Francia: ex militare in fuga dalla guerra nello Sri Lanka, a soli 19 anni ha raggiunto giunto a Parigi, con una donna e una bambina (che spaccia come sua moglie e sua figlia) con lo status di rifugiato politico. Nella capitale francese si è poi impegnato nel campo del sociale, mentre ha svolto anche altri lavori e ha iniziato una brillante e apprezzata carriera di scrittore, sotto lo pseudonimo di Shobasakthi.

Pellicola intima, “Dheepan” segue le vicende di questa finta-famiglia: il protagonista trova lavoro come portiere, metre la “moglie” è la badante per un arabo malato. La loro finta figlia cerca invece di integrarsi, imparando alla svelta il francese, e tentando di adattarsi a questa nuova situazione in un mondo per nulla accogliente e che non accetta i repentini cambi dello status quo. In “Dheepan” la guerra è tutta dentro all’anima dei personaggi, che cercano la pace ma che sono incapaci di dimenticare ciò che hanno lasciato in patria.

In questo lavoro Audiard è ben riuscito a far convivere il dramma personale del profugo-scrittore con lo scenario sociale, riuscendo a raccontare una storia con rude e attenta umanità, come già fatto ad esempio ne “Il profeta”.

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