Il Festival di Roma celebra Marco Risi | Giornale dello Spettacolo
Top

Il Festival di Roma celebra Marco Risi

Saranno presentati: Tre tocchi di Marco Risi, dagli Stati Uniti Tusk di Kevin Smith, Dólares de Arena di Laura Amelia Guzmán e Israel Cárdenas

Il Festival di Roma celebra Marco Risi
Preroll

GdS Modifica articolo

21 Ottobre 2014 - 10.37


ATF

Il Festival Internazionale del Film di Roma celebra Marco Risi con la proiezione in prima mondiale del suo nuovo film, Tre tocchi, in programma domani, martedì 21 ottobre, alle ore 20 presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica. Il regista, sceneggiatore e produttore milanese, David di Donatello per Ragazzi fuori, Globo d’oro per Fortapàsc, da sempre impegnato nel cinema sociale con pellicole come Soldati – 365 all’alba e Mery per sempre, porta sul grande schermo le storie di sei attori fra passioni e frustrazioni, gioie e delusioni, successi e fallimenti: vite profondamente diverse ma accomunate da due grandi passioni, il calcio e il lavoro. Tre tocchi, nella linea di programma Gala, offre uno sguardo differente sul mondo del cinema e dei suoi interpreti, spesso considerati dal pubblico una categoria privilegiata. Nel cast, Massimiliano Benvenuto, Leandro Amato, Emiliano Ragno, Vincenzo De Michele, Antonio Folletto, Gilles Rocca, Gianfranco Gallo, Valentina Lodovini, Francesca Inaudi, Matteo Branciamore, Jonis Bascir, Luca Argentero, Marco Giallini, Claudio Santamaria, Maurizio Mattioli, Paolo Sorrentino.

Cinema d’oggi proporrà, alle ore 19.30 in Sala Petrassi, la prima europea di Dólares de Arena (Sand Dollars) di Laura Amelia Guzmán e Israel Cárdenas, che firmano insieme il loro quarto lungometraggio dopo Cocochi, premiato al Festival di Toronto, Jean Gentil, presentato in numerosi festival internazionali, e il documentario Carmita. Nel cast, la grande attrice statunitense Geraldine Chaplin, che ha attraversato sessanta anni di cinema, prendendo parte a film che hanno fatto storia come L’età dell’innocenza di Martin Scorsese, Jane Eyre di Franco Zeffirelli e Il dottor Zivago di David Lean. Dólares de Arena racconta le contraddizioni di una “relazione impossibile”, quella fra Noelí, una giovane dominicana che cerca di vivere di “marchette” con i turisti di Las Terrenas, e una sua cliente fissa, una matura donna francese che ha scelto sull’isola il rifugio ideale per trascorrere i suoi ultimi anni: la ragazza vuole andare a vivere a Parigi con l’anziana ma i sentimenti tra le due si fanno più profondi…

Alle ore 22.30 in Sala Sinopoli, nella linea di programma Mondo Genere, sarà la volta di Tusk di Kevin Smith, regista di film cult come Clerks, Generazione X e Dogma, conduttore di numerosi show su YouTube, autore di libri, graphic novel e sceneggiatore di fumetti. Il cast ospita numerose star: Michael Parks, noto per le sue collaborazioni con Robert Rodriguez (Dal tramonto all’alba, Planet Terror) e Quentin Tarantino (Kill Bill Vol.1 e Vol.2, Death Proof, Django Unchained) e per i ruoli in serie tv come I segreti di Twin Peaks e Walker Texas Ranger; Justin Long, celebre attore di serie tv (Ed, New Girl) e di film di successo quali La verità è che non gli piaci abbastanza, Die Hard – Vivere o morire e -Drag Me to Hell; Haley Joel Osment, “enfant prodige” del cinema hollywodiano, nominato a soli undici anni all’Oscar® per il suo ruolo ne Il sesto senso e interprete per Steven Spielberg di A.I. – Intelligenza Artificiale; Genesis Rodriguez, attrice di cinema e televisione, interprete di Hours con Paul Walker; Johnny Depp (da riconoscere sotto un trucco che gli cambia i connotati), considerato uno dei più grandi attori della sua generazione che ha collaborato con straordinari registi quali Tim Burton, Terry Gilliam, Gore Verbinski, Michael Mann, Rob Marshall. Tusk è la storia di Wallace, che parte per intervistare un adolescente che si è tagliato una gamba giocando con una spada. Quando scopre che il ragazzo è morto, entra in contatto con un ex viaggiatore costretto su una sedia a rotelle, che lo incanta con le sue avventure. Mentre lo ascolta, Wallace beve uno strano intruglio e sviene all’improvviso; si risveglia, disorientato, su una sedia a rotelle e con una coperta sulle gambe.

La linea di programma Prospettive Italia presenterà alle ore 17 in Sala Petrassi, Roma Termini, primo lungometraggio di Bartolomeo Pampaloni, regista fiorentino che ha mosso i primi passi a Parigi come videoassistant, regista di documentari e cortometraggi presentati in festival come il ViaEmiliaDocFest, Videopolis, Roma Creative Contest, Amarcort, Corto Dorico, Pillole di Attualità. Il documentario porta in scena il micro mondo che abita la stazione di Roma Termini, la seconda più grande d’europa: non un punto di passaggio ma un luogo di vita, dove cercare da mangiare, ripararsi, chiedere l’elemosina, barattare, nascondersi e dormire; senza troupe e senza sceneggiatura, l’autore mostra l’anima più profonda e meno conosciuta degli “invisibili” che vivono questa immensa anonima abitazione.

Native

Articoli correlati