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Daniele Vicari: Bianco è una sfida impossibile

Daniele Vicari torna a parlare a Lampedusa del suo nuovo film: Bianco, che racconta la sfortunata scalata al Monte Bianco del '61.

Daniele Vicari: Bianco è una sfida impossibile
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8 Agosto 2014 - 15.06


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“Una sfida impossibile, quasi un’utopia e di sogni in cui credere abbiamo più che mai bisogno”, ha parlato così Daniele Vicari del suo nuovo film “Bianco”, le cui riprese sono cominciate a metà luglio proprio sul Monte Bianco. Il film racconta una storia vera: la scalata del ’61, un’impresa leggendaria e sfortunata a cui partecipò anche Walter Bonatti.

Nella prima fase, che si concluderà a dicembre, non saranno coinvolti attori, ma soltanto il Monte Bianco, che sarà ripreso da varie angolazioni e nei vari periodi dell’anno. La seconda fase avrà invece inizio a marzo 2015 e vedrà impegnati tre attori italiani e quattro francesi, ma ancora non sono stati comunicati i nomi degli attori che prenderanno parte a questa pellicola.

Per queste prime riprese, Daniele Vicari ha utilizzato un sistema di fotogrammetria aerea in grado di realizzare rilievi video-fotografici ad alta risoluzione dell’intero percorso previsto nel film. Da queste riprese sarà tratto un modello tridimensionale, un set virtuale che poi sarà la base per la realizzazione di uno storyboard digitale dell’intero film e per la costruzione degli elementi scenografici in studio. Una volta realizzato il modello, con le inquadrature previste, si faranno muovere all’interno gli attori reali: un set digitale ma perfettamente aderente al vero in cui sono ricreati ambienti “impossibili”.

Daniele Vicari, consapevole di quanto sia importante la tecnologia per questo suo film ha infatti dichiarato: “Qualche anno fa un film come ‘Bianco’ sarebbe stato impossibile .Sulle pareti verticali non si può pensare a scene complesse, con attori che recitano mentre scalano per settimane, con movimenti di macchina arditi. Girare un film in quel luogo è una vera sfida tecnologica, produttiva e artistica. Un punto di riferimento importante per me è la lavorazione del grande film di Cuaron: ‘Gravity’. In questo film Cuaron ha messo a punto un metodo di lavoro sorprendente e innovativo”. Sono ovviamente già state previste riprese in alta quota dal vero con gli attori, con droni ed elicotteri.

Il film è una coproduzione Italia-Francia, ed è prodotto da Francesco Virga e Gianfilippo Pedote della Mir Cinematografica con la francese Aeternam, sviluppato con Rai Cinema, con il supporto della Valle d’Aosta Film Commission. Ispirata al romanzo di Marco Albino Ferrari “Freney 1961 – Tragedia sul Monte Bianco”, la sceneggiatura è scritta da Daniele Vicari, Massimo Gaudioso, Francesca Manieri e Marco Albino Ferrari.

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