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Lo spot delle Lady Lovers contro la violenza sulle donne

Hanno trovato un modo di stare insieme: inseguire una palla, imparare a cadere, a correre con le compagne, a chiamarle, cercarle, sostenerle e spingerle, e il campo è solo l’inizio.

Lo spot delle Lady Lovers contro la violenza sulle donne
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8 Marzo 2017 - 12.15


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Oggi, 8 marzo, è online lo spot Stand Against Violence, diretto da Laura Chiossone, prodotto da Rosso Film e con la collaborazione delle Lady Lovers, prima squadra di rugby femminile over 35 di Milano. Le Lady Lovers. Sono una costola degli Old Lovers, la squadra old maschile della società Amatori rugby: sono le mamme dei bambini che razzolano nel fango imparando il rispetto delle regole, e le mogli degli over 35 che razzolano nel fango proprio nello stesso modo. Hanno trovato un modo di stare insieme che non è comune a tante donne: inseguire una palla ovale, imparare a cadere, a correre con le compagne, a chiamarle, cercarle, sostenerle e spingerle, e il campo è solo l’inizio.

Sembrava una leggenda, questa cosa che il rugby unisce, che ti fa diventare più forte perché ti costringe a mostrare il tuo lato fragile, e a consentire agli altri di aiutarti a proteggerlo. E loro la vivono sulla loro pelle, giocando per stare insieme, per sorridere correndo sotto la pioggia, e scambiarsi appoggio e consigli anche fuori dal campo. Le Ladies si allenano su un campo che è un simbolo della lotta alle infiltrazioni mafiose: rinato, dopo l’incendio appiccato a vendetta della sottrazione della struttura alla malavita, e affidato alla Amatori. Si sostengono da sole, le Ladies: raccolgono fondi offrendo vin brulè e tartine, trasformando i palloni usati in beauty case, sferruzzando portabirre da collo all’uncinetto.

E un gruppo di donne che si riunisce sotto queste stelle, non poteva non sentire l’esigenza di sostenere altre donne: quelle che resistono, quelle del CETEC, una Cooperativa Sociale che offre reinserimento artistico e lavorativo a donne che non conoscono il rugby, ma fin troppo bene l’esclusione, l’isolamento e la violenza, quella che spesso è fisica, ma che lascia ferite anche quando non lo è. Le loro storie sono a volte segnate da violenza, da contesti familiari degradati, da culture lontane in cui si pratica ancora l’infibulazione, da emarginazione, da violenza psicologica, e dal carcere di San Vittore si rimettono in gioco.

Proprio come sul campo, le Lady Lovers si sono unite alle donne del CETEC per dire “non siete sole”, noi ci siamo, insieme si può reagire. E si sono rese testimonial di uno spot, per richiedere di sostenere con una piccola donazione il lavoro dentro e fuori San Vittore, collaborando con chi si occupa di reinserimento nel mondo del lavoro delle donne che si sono sottratte a storie di violenza. Le Ladies hanno trovato in Rossofilm, casa di produzione indipendente milanese che si occupa principalmente di advertising, ma da sempre aperta alla sperimentazione di altri linguaggi, come la promo TV, il cinema e il documentario, e in Laura Chiossone, regista di variegata esperienza (dalla pubblicità al cinema, dal videoclip al teatro) i partner perfetti per raccontare la realtà che molte donne, purtroppo, sono costrette ad affrontare.

Rossofilm e Laura Chiossone si erano già ritrovati insieme per raccontare storie di donne, come nel film Tra cinque minuti in scena. Da questo connubio è nato il video Stand against violence: una piccola scena di un film drammatico con un sorprendente happy end. Un uomo che improvvisamente diventa uno sconosciuto, che di colpo fa paura, così tanta da non riuscire nemmeno a muoversi. Ma quando quel braccio si alza, pronto a colpire, subentrano a sorpresa le Ladies, che lo placcano, proprio come farebbero con un avversario in campo, e si portano via l’orco, e la paura. Un meccanismo molto semplice, una piccola surreale sorpresa, per dire che le Ladies ci sono, e per invitare tutti a contribuire a quel placcaggio, sostenendo chi questo placcaggio lo fa tutti i giorni, con infiniti altri gesti.

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