'Sulla Mia Pelle': stasera, giovedì 14 aprile, su Rai 3 il film sull'omicidio di Stefano Cucchi | Giornale dello Spettacolo
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'Sulla Mia Pelle': stasera, giovedì 14 aprile, su Rai 3 il film sull'omicidio di Stefano Cucchi

Sulla Mia Pelle è uscito nel 2018, presentato nella sezione Orizzonti di Venezia, portato sia in sala da Lucky Red che in parallelo su Netflix in streaming.

'Sulla Mia Pelle': stasera, giovedì 14 aprile, su Rai 3 il film sull'omicidio di Stefano Cucchi
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14 Aprile 2022 - 08.43


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Sulla Mia Pelle è il film in onda stasera, giovedì 14 aprile, su Rai 3. Un film duro dedicato al brutale omicidio di Stefano Cucchi, a seguito del suo arresto da parte dei Carabinieri. Una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica e in cui la verità è emersa solo dopo una lunga battaglia compiuta dalla sorella del ragazzo.

Sulla Mia Pelle è uscito nel 2018, presentato nella sezione Orizzonti di Venezia, portato sia in sala da Lucky Red che in parallelo su Netflix in streaming. Al momento dell’arrivo in sala di Sulla Mia Pelle non c’era ancora stata la confessione del Carabiniere Francesco Tedesco che ha rotto il velo d’omertà dell’arma portando alla luce quello che effettivamente era successo. Ecco il trailer del rilascio su Netflix.

Sulla Mia Pelle è un crudo, diretto, esplicito film di denuncia di una vicenda sconvolgente per uno stato democratico. Nell’ottobre 2009 il geometra romano Stefano Cucchi è in auto con un amico e mentre fumano una sigaretta vengono avvicinati da un auto dei Carabinieri. Durante la perquisizione Stefano viene trovato in possesso di hashish, cocaina e una pasticca per l’epilessia, viene così arrestato e portato in caserma.

Subito dopo con i Carabinieri viene perquisita la sua stanza nella casa dei genitori. Stefano non è un criminale ma nemmeno un ragazzo modello, il rapporto con i Carabinieri è di costante sfida e sfiducia reciproca. In caserma avviene l’irreparabile: tre carabinieri si chiudono con lui in uno stanzino e lo picchiano. Stefano esce con pesanti ematomi e si rifiuta di firmare il verbale e il test farmacologico, così è trasferito a Tor Sapiena, in un’altra caserma. Qui si sente male, ha bisogno delle sue pillole e la guardia chiama il 118 ma Stefano rifiuta le cure, così come rifiuta di andare in ospedale.

Non parla mai delle sue condizioni, nemmeno al padre, nemmeno in tribunale. Ma le sue condizioni peggiorano, i dolori lo perseguitano e alla famiglia vengono date poche e scarne informazioni. Il 22 ottobre Stefano muore e finalmente da morto i genitori si possono rendere conto delle sue condizioni. Ed è qui che inizia la battaglia per la verità e la giustizia.

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