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Su Rai1 il docufilm su Papa Francesco: una vita all'insegna dell'accoglienza

Il 23 dicembre, in seconda serata, verrà trasmesso "Il nostro Papa" di Tiziana Lupi e Marco Spagnoli sulla vita del pontefice

Su Rai1 il docufilm su Papa Francesco: una vita all'insegna dell'accoglienza
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20 Dicembre 2020 - 16.20


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Il nostro Papa, un docufilm che ci racconta le origini italiane della famiglia Bergoglio arriverà su Rai1 mercoledì 23 dicembre in seconda serata.

Il docufilm è tratto dall’omonimo libro di Tiziana Lupi, diretto da Marco Spagnoli (critico cinematografico di Globalist e del Giornale dello Spettacolo) il lavoro è coprodotto da Red Film e Lazos de Sangre in collaborazione con Rai Cinema.
Ha per protagonista l’attore spagnolo Iago Garcia e presenta immagini di repertorio e le parole di Papa Francesco.
A prendere parte al viaggio c’è anche Massimo Minella, giornalista e scrittore, che ha dato consulenza storica per quanto concerne la prima tappa, quella genovese.

Iago Garcia ha accettato di interpretare il ruolo di Jorge Mario Bergoglio giovane a Buenos Aires, ripercorrendo il viaggio della famiglia Bergoglio, attraverso le tappe salienti del viaggio, dal porto di Genova a Buenos Aires e la nuova vita argentina della famiglia astigiana. Con il desiderio di conoscere e capire, i due autori ci aiutano a comprendere meglio la figura di un uomo che ha fatto della coerenza il cardine della propria vita.

Il nostro Papa: nel titolo, in quell’aggettivo possessivo, sta il senso profondo del film.
Nostro non ha solo il significato generico di legame tra il Pontefice e i fedeli, è anche una rivendicazione della condizione umana ed esistenziale.
Papa Francesco è nostro perché le sue origini sono italiane, ma non si tratta di una rivendicazione nazionalistica, è piuttosto un ricordare le decine di milioni di nostri connazionali che nel corso del 20esimo secolo dovettero emigrare.

”Anche io sono figlio di migranti”, dice Papa Francesco, con un occhio attento all’attualità e alla sempre più pressante questione dell’immigrazione, e ci spinge più volte nei suoi discorsi a riflettere sul significato di questo fenomeno e sull’approccio che dovremmo avere anche noi nei suoi confronti.
”Se non ci fossero state le persone che, all’epoca, hanno aiutato mio padre, io oggi non sarei qui”. Così il docu-film racconta l’accoglienza ora e allora.

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