Corrado Guzzanti truffato per 400mila euro: "Per il trauma piangevo nel sonno" | Giornale dello Spettacolo
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Corrado Guzzanti truffato per 400mila euro: "Per il trauma piangevo nel sonno"

L'accaduto risale a sei anni fa, ma Guzzanti ne parla soltanto ora: è stato raggirato dal suo amico e manager Valerio Terenzio Trigona, il quale gli ha svuotato il conto lasciandolo con 900mila euro di debiti

Corrado Guzzanti truffato per 400mila euro: "Per il trauma piangevo nel sonno"
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13 Marzo 2019 - 10.51


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Corrado Guzzanti è stato vittima di truffa. A raccontarlo è lui stesso, ancora profondamente deluso e traumatizzato. Il suo amico e manager Valerio Terenzio Trigona gli avrebbe sotratto almeno 400mila euro, portando l’attore a contrarre debiti per 900mila euro. 
“Per un lungo periodo ho avuto difficoltà a dormire per gli incubi e gli scoppi di pianto nel sonno. Ogni volta che viene pronunciato il suo nome è una pugnalata al cuore. Il trauma emotivo, posso dire ora a cinque o sei anni di distanza, è stato più forte di quello economico e finanziario”.
A darne notizia è il Corriere della Sera che racconta come il celebre attore sia stato raggirato per 400mila euro, ma la somma potrebbe essere molto di più.
Racconta il Corriere: “Trigona avrebbe agito assieme al suo dipendente, e presunto complice, Cesare Vecchio. Il primo nella qualità di produttore degli spettacoli di Guzzanti, il secondo come amministratore unico della Ambra srl”.
Trigona è un noto impresario, già di big della canzone come Dalla, Morandi, Ron: convince Guzzanti ad affidargli la gestione di una parte dei suoi guadagni per reinvestirli in titoli tedeschi, con ottimo rendimento e rischio nullo. L’attore acconsente.

E invece non solo i guadagni non ci sono, ma gli stessi bund tedeschi sono un’invenzione. Inesistente anche il conto di liquidità che Guzzanti crede di alimentare per le spese e dal quale Trigona, si legge nel capo d’imputazione, «effettua prelievi, dispone bonifici, effettua operazioni di giroconto e richiede assegni circolari», falsificando la firma dell’attore o facendola falsificare a Vecchio («ma lui ha solo eseguito», sostengono i legali Filiani e Petronzi).
E Guzzanti si trova un debito di 900mila euro con l’erario.

“Con Trigona — si legge nella denuncia dell’attore, assistito dall’avvocato Giuseppe Rossodivita — era nata una collaborazione professionale che ben presto era diventata anche una intensa amicizia contraddistinta, ritenevo purtroppo a torto, da un rapporto di reciproca fiducia. E invece hanno svuotato sistematicamente i miei conti bancari con la incredibile accondiscendenza degli operatori di sportello”.
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