Lo sfogo di Freccero: "Io penalizzato, in Rai comanda ancora Bruno Vespa" | Giornale dello Spettacolo
Top

Lo sfogo di Freccero: "Io penalizzato, in Rai comanda ancora Bruno Vespa"

Il direttore di Rai Due in Vigilanza: "Povera Patria non va di mercoledì perche lui non vuole contrapposizioni e il coordinamento gli ha dato ragione"

Lo sfogo di Freccero: "Io penalizzato, in Rai comanda ancora Bruno Vespa"
Preroll

GdS Modifica articolo

12 Marzo 2019 - 19.36


ATF

Lo sfogo di un uomo tv, talvota sopra le righe, contro un altro uomo tv che da decenni resiste a tutte le intemperie.
“Povera Patria è sbagliato che vada in onda il venerdì, ma me l’ha imposto il coordinamento, io lo volevo mettere il mercoledì ma…Vespa ancora comanda e impedisce le contrapposizioni”. Carlo Freccero, direttore di Raidue, si è lasciato andare durante l’audizione in commissione di Vigilanza Rai e risponde alle domande sulla scarsa audience dei suoi programmi.
“Il venerdì è un errore ma Vespa comanda e io ho dovuto inchinarmi – ha denunciato Freccero – come altre scelte che ho dovuto subire dal coordinamento, perché il coordinamento si muove su altri criteri. Questa è le verità. Doveva andare il mercoledì ‘Povera Patria’”.
Con me Rai Due è ripartita
Sperimentare e trasmettere programmi che suscitano polemica è fondamentale per restituire a Rai2 una “visibilità” e una “centralità”. Carlo Freccero parla in commissione di Vigilanza sulla Rai e spiega i criteri che hanno ispirato questi primi mesi di lavoro, replicando anche alle critiche arrivate in queste settimane: “Rai 2 rappresenta la mia ultima sfida. Una sfida gravata da difficoltà: tempi brevi, contratti già stipulati e budget limitato”.
“Il primo obiettivo – afferma – è ridare visibilità alla rete, farla ridiventare centrale nell’agenda mediatica e fare sì che la programmazione crei polemica, esca dall’anonimato. Per farlo deve scompaginare. La scelta che ho fatto è stata quella di dar vita a progetti anche rischiosi. Ed è stato fondamentale farlo di lunedì, il giorno di massimo ascolto della rete ammiraglia”.
Freccero ricorda “il format ‘C’è’, spiegando: “E’ stato fatto per dare la possibilità al pubblico di scivolare nel gioco del telecomando dalle altre reti su Rai 2, anche solo per curiosità. A prescindere dai dati di ascolto, che hanno avuto riscontri diversi, comunque questa programmazione ha fatto sì che la rete esistesse, che fosse al centro del discorso mediatico. Prova evidente anche le critiche. Potevo fare un telefilm, faceva lo stesso risultato ma non creava assolutamente curiosità. L’ho fatta apposta questa cosa”.
Lo stesso vale per ‘Freddy’ e per “l’operazione mediatica costruita su ‘L’ultimo tango a Parigi’: ha permesso di gettare una nuova luce su un capolavoro, ma si è riverberata anche su Rai 2, che in questo modo ha recuperato un pubblico esigente e colto”.
Sottolinea Freccero: “Ho ereditato una rete mancante del dispositivo principale della tv generalista: il palinsesto, che determina abitudine di ascolto e fidelizzazione”.
La replica di Bruno Vespa: ridicolo
“‘Vespa comanda sui palinsesti Rai?’ Non siamo ridicoli. Porta a porta va in onda a ore impossibili, viene massacrata dai commenti alle partite di calcio che ci fanno partire al 4% e dal prolungarsi ormai stabile delle prime serate sulle altre reti. ‘Povera Patria in un giorno diverso dal nostro?’ E’ la vecchissima regola di non sovrapporre informazione a informazione. E un consumato uomo di televisione come Carlo Freccero la conosce perfettamente”. Così Bruno Vespa replica alle dichiarazioni del direttore di RaiDue in Commissione di Vigilanza.

Native

Articoli correlati