A Riace, in Calabria, c’è un modello di accoglienza ai migranti che funziona, un sindaco come Domenico Lucano che non segue i diktat di Matteo Salvini e agisce con i fatti, e c’è una fiction su questo modello di vita, “Tutto il mondo è paese”, che la Rai tiene nel congelatore, forse proprio per non disturbare il capo del Viminale e vicepremier anche se pubblicamente la tv di Stato non lo ammetterà mai. A dirlo è il protagonista Beppe Fiorello che su Twitter denuncia: la mia fiction su Riace non viene trasmessa e i colleghi tacciono. Ma scatta una petizione sul web perché vada in onda.
Scrive l’attore: “Non è la prima volta che una mia #fiction viene bloccata, anni fa le #foibe, il governo di allora non gradì, poi la storia di #graziellacampagna, l’allora Min. della Giustizia si indignò, ora #Riace, bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire”. La fiction attende in un limbo la data della messa in onda.
“Tutto il mondo è paese”, con Giulio Manfredonia che firma la regia, girata per Picomedia, Ibla Film e Rai Fiction, prende spunto dall’accoglienza attuata nel paese di Riace dove è primo cittadino Domenico Lucano, più volte elogiato in pubblico da Roberto Saviano per difenderlo da attacchi verbali molto duri. Il sindaco ha protestato tra l’altro di recente perché il progetto Sprar per i migranti non ha ricevuto i fondi previsti dopo ispezioni amministrative del Ministero dell’Interno.
Ma cosa è accaduto a Riace? Si stava spopolando, come moltissimi piccoli paesi italiani. Così i migranti vengono ospitati nelle case lasciate dalle famiglie del posto e arginano lo spopolamento.
La petizione online per la fiction