Michele Santoro torna in Rai su banche, immigrazione, tasse e Roma | Giornale dello Spettacolo
Top

Michele Santoro torna in Rai su banche, immigrazione, tasse e Roma

Il giornalista da giovedì 11 con "M": quattro puntate su Rai3 (22 anni dopo). "I politici nei talk show? Siamo al kamasutra". Saviano editorialista

Michele Santoro torna in Rai su banche, immigrazione, tasse e Roma
Preroll

GdS Modifica articolo

8 Gennaio 2018 - 19.04


ATF

Michele Santoro riparte in Rai da “M”. Il suo nuovo programma in diretta, a 22 anni da “Tempo reale” concluso nel 1996, il giornalista da giovedì 11 conduce quattro puntate in diretta in prima serata sull’attualità in compagnia del cantante attore comico Andrea Rivera, del fido vignettista Vauro, di Roberto Saviano che farà l’editoriale.

Con il titolo “M” condusse nel 2017 su Rai2 le due puntate su Hitler. A maggio tornerà per raccontare il caso Moro. Giovedì parla di banche (interviene Giuseppe Bivona, ex banchiere della City a Londra, esperienze in Morgan Stanley, Lehman Brothers e Goldman Sachs), giovedì 18 di immigrazione (spera di avere il ministro Marco Minniti), giovedì 25 Roma Capitale (e qui si augura che Virginia Raggi accetti l’invito”), nella quarta puntata il 1° febbraio parlerà di evasione fiscale e tasse: gli invitati sono Renzi, Salvini e Di Maio che avrebbero accettato, l’intenzione è dare a ognuno dei tre leader lo stesso spazio.

“Ormai siamo al kamasutra dei politici nei talk. C’è quello che chiede di fare l’intervista in piedi, quello che chiede di avere accanto due ospiti precisi, quello che chiede di fare l’intervista alle quattro di pomeriggio. E la concorrenza dei talk è tutta giocata sulla caccia all’ospite. Noi non abbiamo mai fatto questo. Chi viene nei nostri programmi accetta il nostro rito”, dichiara Santoro. “Per me Rai3 è la casa, il posto da cui sono partito. E il successo di un programma dipende anche dal contesto in cui nasce e viene trasmesso. La Rai3 di Angelo Guglielmi concesse due mesi a Samarcanda per farsi conoscere e fu una fucina di scoperte. Cercheremo di ritrovare lo spirito di allora: fare quello che i tg non fanno, dire quello che i tg non dicono”, ha dichiarato il giornalista dicendosi amareggiato per come l’anno scorso Rai2 programmò i suoi speciali.

Santoro ha criticato la proposta di Renzi di abolire il canone Rai (“non amo i populismi”), e se deve scegliere tra Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio non vede perché non astenersi (“quando il partito in cui ti sei sempre riconosciuto ti delude, l’astensione è un comportamento legittimo”).

“M”, ideato e condotto da Michele Santoro, è realizzato con la collaborazione di Gianni Dragoni, Walter Molino e Guido Ruotolo, a cura di Francesca De Sanctis e Giulia Sabella.

 

Native

Articoli correlati