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Il boss Zagaria chiede i danni alla Rai: la vostra fiction mi infanga

Roba da non crederci: il capo dei Casalesi chiede alla Tv di Stato un risarcimento di 100mila euro. A suo dire la fiction "Sotto copertura 2 - La cattura di Zagaria" gli avrebbe causato danni d'immagine

Il boss Zagaria chiede i danni alla Rai: la vostra fiction mi infanga
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9 Novembre 2017 - 18.05


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Certo che, ad essere gentili, ci vuole una bella faccia tosta… Per non dire altro. Il boss Michele Zagaria ha incaricato i suoi avvocati di chiedere 100mila euro di risarcimento – da devolvere in beneficenza – come corrispettivo per i danni alla sua immagine causati dalla fiction “Sotto copertura 2 – La cattura di Zagaria”, andata in onda sulla Rai. Lo rende noto l’avvocato Barbara Lettieri, dello studio legale Sartoris Lettieri di Cuneo, che assiste l’ex boss del clan dei Casalesi, detenuto in regime di carcere duro nel carcere di Milano-Opera.
Nella scheda realizzata da Wikipedia sul boss si legge: “Dopo due anni di indagini, il 7 dicembre 2011, gli uomini della III Sezione della Squadra Mobile di Caserta arrestarono Michele Zagaria, scovato all’interno di un bunker di cemento armato, costruito sotto un’abitazione di Casapesenna. Il blitz, scattato all’alba, terminò verso mezzogiorno quando il latitante, ormai senza più vie di fuga e senza elettricità, si arrese.Le indagini erano coordinate da un pool di magistrati della DDA di Napoli. Le prime parole verso il procuratore, della ex primula rossa, dopo la cattura, furono: «L’avete detto voi ha vinto lo Stato? Lo Stato vince sempre, lo so.» Oltre a essere il capo del clan dei casalesi, viene considerato il “re del cemento” a livello nazionale. I suoi interessi, negli appalti pubblici e no, partono dalla Campania per estendersi fino al Lazio, la Toscana, l’Umbria, l’Abruzzo, la Lombardia e, in particolare, l’Emilia-Romagna. Secondo le ultime rivelazioni dell’antimafia di Bologna, il clan di Michele Zagaria comanda la rete degli affari relativi al cemento in Emilia-Romagna. Inoltre, Zagaria ha dimostrato di riuscire a egemonizzare anche il territorio delle ‘ndrine calabresi, portandovi alte quantità di cemento. E, qualora la linea veloce raggiungesse Reggio Calabria, il clan Zagaria è pronto a infiltrarsi senza opposizioni delle ‘ndrine locali”.

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