Sgarbi offende una coppia gay: "Non vale la pena querelarlo" | Giornale dello Spettacolo
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Sgarbi offende una coppia gay: "Non vale la pena querelarlo"

Franco e Gianni sono i primi omosessuali uniti civilmente a Torino: "Non siamo truffatori che rubano soldi"

Sgarbi offende una coppia gay: "Non vale la pena querelarlo"
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29 Novembre 2016 - 11.53


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Sgarbi da sempre fa notizia in Tv più per le sue frasi poco gentili che per ragionamenti di valore e spessore. Franco e Gianni sono la prima coppia di ottantenni gay che si è “sposata” a Torino con le unioni civili e sono gli ultimi con cui la furia sgarbiana se l’è presa. Hanno scritto una lettera per rispondere alle polemiche e agli insulti arrivati dal critico d’arte, che li aveva presi di mira in una puntata del Maurizio Costanzo Show: “Non siamo dei truffatori che rubano i soldi e ci siamo sentiti offesi dalle sue parole”. “Abbiamo aspettato un po’ a intervenire sulla questione. Abbiamo voluto prendere del tempo per riflettere, capire, decidere cosa fare. Siamo stati per un momento d’accordo che la strada migliore fosse quella di un’azione legale perché ovviamente la nostra immagine era stata lesa – scrivono i due – Poi però a mente fredda ci siamo guardati rendendoci conto che abbiamo tanti anni e sopratutto che per noi un carico emotivo eccessivo ci comporta agitazione, sappiamo che probabilmente sarebbe stata la cosa migliore, ma pensiamo anche che difendere i diritti di tutti e tutte non significa solo farlo in questo modo”. Sono tanti quelli che in questi giorni hanno testimoniato la loro solidarietà alla coppia, anche la sindaca Chiara Appendino, che qualche mese fa aveva officiato la cerimonia delle unioni civili.
Hanno poi raccontato quello che hanno passato in questi decenni: “Noi, i nostri amici, chi ci conosce sa che in tanti anni di vita abbiamo scelto di stare fuori dai riflettori e in silenzio, di vivere la nostra vita con le difficoltà quotidiane – aggiungano ricordando i problemi del passato – Una Torino e una società non semplice e aperta verso l’omosessualità, abbiamo visto tanti amici che non hanno potuto rendere pubblico il loro amore come lo abbiamo fatto noi. Ci siamo sentiti offesi quando Sgarbi ci ha detto che dobbiamo chiedere scusa allo Stato”.
“Come molti di voi sanno io non sto bene, ho scelto con Gianni di sposarmi dopo 52 anni proprio perché se mi dovesse succedere qualcosa voglio che lui sia tranquillo, mi spiace che Sgarbi non si renda conto che quanto successo a noi, può capitare a una qualunque coppia ma per questo non siamo dei truffatori che rubano i soldi – attacca – Abbiamo atteso una vita per coronare il nostro sogno e non dimenticheremo mai la fatica, gli insulti, le difficoltà per arrivare fino ad oggi”. “Vogliamo con questo dire grazie a tutti coloro che ci sono stati accanto in questi giorni di sconforto e dolore, un grazie alle istituzioni alla Sindaca Appendino, agli assessori Giusta e Cerutti alpresidente Laus, ai senatori sopratutto la nostra amica Magda Zanoni, a Giovanni Minerba per esserci sempre stato accanto con affetto e amicizia. Vogliamo altresì ringraziare il Coordinamento Pride e con voi le associazioni che ci hanno manifestato solidarietà e affetto – concludono – Continueremo a lottare e batterci a fianco delle associazioni affinché le persone non debbano sentirsi offese, umiliate e lese solo perché si amano e sono come sono”.

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