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Crozza: Salvini scatta selfie dopo la strage di Bruxelles? Un kamikazzone

Maurizio Crozza apre il talk politico DiMartedì: 'Per entrare nell'intelligence belga non occorre che ti facciano il test d'intelligence'.

Crozza: Salvini scatta selfie dopo la strage di Bruxelles? Un kamikazzone
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30 Marzo 2016 - 09.43


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Maurizio Crozza ha aperto come di consueto il talk politico in onda su La7, DiMartedì. Il comico genovese ha commentato gli ultimi fatti di cronaca, partendo dalle stragi di Bruxelles e sulla sicurezza dei cittadini affidata agli 007: “In questi giorni – ha esordito Crozza – ci siamo accorti che per entrare nell’intelligence belga non occorre che ti facciano il test d’intelligence. Dopo gli attentati di Parigi Salah, l’uomo più ricercato d’Europa non lo trovava nessuno, lui era a Bruxelles a casa sua sul divano a guardare la maratona televisiva sui belgi che lo cercavano. Prima dell’attentato di Bruxelles la polizia greca aveva avvisato la polizia belga di aver trovato in un covo le piantine dell’aeroporto e loro lo hanno scambiato per un depliant dell’Alpitour”.

“Come se non bastasse il terzo uomo che hanno arrestato – ha aggiunto il comico genovese – quello col cappello, lo hanno rilasciato perché aveva un alibi di ferro: non aveva il cappello”.

Poi l’affondo nei confronti del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che si trovava a Bruxelles proprio nel giorno degli attentati: “Mentre tutti cercava il terrorista col cappello il mondo veniva bombardato dalle foto di un leghista con la felpa. Stiamo parlando dei selfie di Salvini che il giorno dell’attentato di trovava a Bruxelles. Avrà scattato 35mila foto, molti lo hanno chiamato sciacallo. Tu come lo chiameresti uno che si mette in posa davanti alla macerie lasciate dai kamikaze. Un kamikazzone?”

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