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Wind ritira lo spot con torture dopo le proteste della famiglia Regeni

Dopo le proteste della famiglia di Giulio Regeni e di diverse associazioni umanitarie, Wind ha deciso di sospendere lo spot da tv e web.

Wind ritira lo spot con torture dopo le proteste della famiglia Regeni
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1 Marzo 2016 - 14.23


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Wind ha ritirato lo spot comico in cui si vedevano due personaggi, uno interpretato da Giorgio Panariello, che pur di non rivelare le tariffe della compagnia telefonica venivano sottoposti a un’ironica tortura. E’ stata la stessa Wind a comunicare la sospensione dello spot sia dalle tv che dal web, specificando però che la registrazione era avvenuta ben prima dei fatti legati alla scomparsa di Giulio Regeni in Egitto.

Proprio la famiglia del giovane ricercatore italiano e numerose associazioni come Amnesty e Antigone avevano definito “offensivo” lo spot pubblicitario. “La tortura è un crimine contro l’umanità – è stato scrtto sul sito di Antigone – uno dei più orrendi. Per questo crediamo che usare il tema con ‘leggerezza’ non aiuti, anzi ostacoli l’impegno che da decenni mettiamo in campo per i diritti umani e contro la tortura stessa. In molti paesi la tortura viene praticata, compresa l’Italia dove da quasi un trentennio aspettiamo una legge che la punisca. In queste ore e questi giorni stiamo piangendo la scomparsa di Giulio Regeni, nostro connazionale, ucciso in Egitto dopo essere stato brutalmente torturato”.

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