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Non solo Sarri, Ciao Darwin cerca omofobi e razzisti a Torino

Casting a Torino per il programma in onda su Canale 5: per partecipare bisogna essere omofobi o razzisti. La vergogna in Italia non ha mai fine.

Non solo Sarri, Ciao Darwin cerca omofobi e razzisti a Torino
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21 Gennaio 2016 - 09.25


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di Davide Monastra

“AAA cercasi uomini o donne contrari all’integrazione degli stranieri in Italia e contro i diritti delle coppie gay”: potrebbe sembrare uno strampalato annuncio, magari di qualche setta di estremisti cattolici, e invece è ciò che è successo davvero.

Siamo a Torino, 12 gennaio dell’anno domini 2016 (2016!). Casting presso la Torino Piemonte Film Comission. Il programma Ciao Darwin, programma in onda sulle reti Mediaset, ha convocato a raccolta persone omofobe e razziste per partecipare alla trasmissione. In un momento in cui in Italia l’odio razziale e l’omofobia sono crescenti (vedi Sarri vs. Mancini, e lo spettacolo penoso andato in onda sulle reti Rai, con commentatori incapaci di gestire la situazione per evidente imbarazzo nell’affrontare l’argomento omosessualità), su Canale 5 hanno avuto l’idea brillante di mostrare il volto peggiore dell’Italia, magari per mettere in evidenza che in fondo siamo tutti un po’ così e non c’è niente di male a dire “frocio”, “finocchio”, “negro” o mangia banane” (calcio docet!). Sani insegnamenti!

Fortunatamente, Monica Cerutti, assessore all’immigrazione e alle pari opportunità della regione Piemonte, è insorta, accusando il programma perché “è inammissibile che in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui l’odio verso il diverso è ancora più forte, si alimenti la xenofobia e l’omofobia”.

Forse a Ciao Darwin avrebbero voluto fare una sfida tra tolleranti e intolleranti e c’è da chiedersi: e se avessero vinto quest’ultimi? Già sappiamo che l’Italia è un Paese non proprio all’avanguardia nei diritti civili, e quindi, forse (ma già si sa che è una proposta stupida) sarebbe meglio mandare in prima serata trasmissioni in cui, pur scherzando, si insegni la tolleranza.

Mentre Mediaset tace sull’accaduto (evidentemente in casa del Biscione è più che normale diffondere il verbo dell’odio), la Film Commision, rammaricata per l’accaduto, ha prontamente diffuso un comunicato stampa per scusarsi: «Abbiamo ospitato diverse volte il casting organizzato dalla redazione di “Ciao Darwin” confidando nella professionalità e correttezza finora dimostrata e nella mancanza totale, finora, di riferimenti a “concorrenti” chiamati a esprimere opinioni su argomenti sociali e politici. Nella velocità del lavoro quotidiano, ha mancato in quest’ultimo casting di notare tra le varie “tipologie” di concorrenti quelle indicate. Ci spiace molto, poichè Film Commission nel suo lavoro riconosce al cinema e alla televisione un ruolo sociale e culturale».

Forse dopo il polverone sollevato in queste ore, Ciao Darwin farà un passo indietro e non manderà in onda quello che già si preannuncia come un penoso spettacolo. L’unica certezza di fronte a notizie del genere? La vergona in Italia non ha mai fine…

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