Studio Universal (Premium Mediaset DT) celebra Gene Kelly, attore regista coreografo e ballerino per i 20 anni dalla scomparsa con una maratona di suoi film, martedì 2 febbraio 2016 dalle 10.55 alle 20.25.
Si parte con Due marinai e una ragazza (1945) di George Sydney per proseguire con Facciamo il tifo insieme (1949) di Busby Berkeley, Un giorno a New York (1949) di Stanley Donen e Gene Kelly, Un americano a Parigi (1951) di Vincente Minnelli e Cantando sotto la pioggia (1952) di Stanley Donen e Gene Kelly.
Gene Kelly, nome completo Eugene Curran Kelly (Pittsburgh, 23 agosto 1912 – Beverly Hills, 2 febbraio 1996), è stato un ballerino, attore, cantante, regista, produttore cinematografico e coreografo statunitense.
Esordisce a Broadway nel 1938 come ballerino di fila mentre 2 anni dopo è coreografo e protagonista del musical Pal Joy. Approda a Hollywood nel 1942 a fianco di Judi Garland e nel 1945 ottiene la sua prima nomination all’Oscar per Due marinai e una ragazza, in coppia con Frank Sinatra. Nel 1946 balla con il rivale Fred Astaire, in Ziegfield Follies, nel 1949 interpreta Facciamo il tifo insieme sempre con Sinatra e Esther Williams per poi dirigere e recitare Un giorno a New York. Poi i due capovalori: il classico Un americano a Parigi (1951), vincitore di 6 premi Oscar, e l’indimenticabile Cantando sotto la pioggia (1952) diretto da Stanley Donen. Nel 1951 Kelly venne insignito di un Oscar onorario “in apprezzamento della sua versatilità come attore, cantante, regista e ballerino, e in particolare per i suoi spettacolari successi nell’arte della coreografia cinematografica”. Il premio gli venne nuovamente consegnato durante la cerimonia degli Academy Awards del 1984, dopo che la statuetta andò perduta in un incendio che aveva distrutto la residenza dell’attore l’anno precedente.
Nel 1956 vinse un Orso d’Oro al Festival di Berlino per il film Trittico d’amore, mentre nel 1960 gli venne conferita la Légion d’honneur dal governo francese. Ottenne anche un premio alla carriera dall’American Film Institute nel 1985 e, nel 1994, fu insignito della National Medal of Arts dal Presidente Bill Clinton, ma all’epoca le sue cattive condizioni di salute non gli consentirono di ritirare di persona l’onorificenza.