Qualcuno ricorda la triste e poco nobile storia del giornalista di Mediaset Fulvio Benelli?
Venne licenziato per via di due servizi giornalistici realizzati per i programmi Quinta Colonna e Dalla vostra parte, condotti da Paolo Del Debbio su Rete 4: aveva pagato in entrambe le occasioni una persona – la stessa persona – perché si fingesse di etnia rom prima e di religione musulmana la seconda volta e dicesse di essere d’accordo con le stragi dei terroristi islamici o che in Italia fosse facile rubare.
Bufale organizzate ad arte denunciate da Striscia la Notizia che trovò e intervistò il falso testimone, pagato per raccontare quello che la trasmissione voleva farsi sentire dire.
Benelli venne licenziato. Probabilmente capro espiatorio di una tv-verità spazzatura, anello debole una volta scoperta la truffa. Chissà se Mediaset sapeva…
Qualcuno però dimentica che in quella trasmissione a sentire il finto rom c’era uno scandalizzato Salvini che prese lo spunto per uno dei bei discorsetti alla sua maniera.
Non domo il nostro ex indipendentista padano convertito all’unità nazionale (in attesa di tornare indipendentista quando gli tornerà più comodo…) cosa ha fatto? Ha preso il video dell’intervista-bufala e lo ha postato sui social. Con una richiesta: fate girare.
Siamo pure garantisti: ipotizziamo che quando ha messo il video sulla rete Salvini ignorasse che le inquietanti dichiarazioni del finto rom fossero concordate e a pagamento.
Ma certamente nel giro di pochi giorni la truffa è stata smascherata.
Risultato: proprio ieri un amico mi ha segnalato di un suo contatto su Facebook che aveva condiviso il salvinesco video-bufala con i suoi amici, inneggiando allo schifo e alle vergogne d’Italia e invitando tutti i suoi contatti a farlo girare perché la gente aprisse gli occhi.
La bufala sui rom irradiata dal prode Salvini nella rete ha avuto circa 3 milioni e 300 mila visualizzazioni. In pratica: ha dato un bellissimo contributo alla disinformazione, alle bufale, alla demagogia e al rafforzamento degli stereotipi.
Nemmeno la decenza di toglierla, a scandalo avvenuto. Ma che scherziamo. Le fesserie e i luoghi comuni portano voti. Invadiamo la Libia, cacciamo gli islamici, ruspe, radere al suolo, vergogna, schifo, merda, barconi, che aspettiamo a bombardare.
E cosa c’è di meglio che un po’ di sana disinformazione?